Glifosato non è cancerogeno: Fao e Oms lo assolvono

Glifosato non è cancerogeno: Fao e Oms lo assolvono
Glifosato non è cancerogeno: Fao e Oms lo assolvono

ROMA – È improbabile che l’assunzione di glifosato attraverso il cibo possa causare il cancro nell’uomo. L’assoluzione del tanto discusso pesticida arriva da Fao e Oms al termine di un meeting del Panel of Experts on Pesticide Residues in Food and the Environment. “La grande maggioranza delle prove scientifiche – si legge nel comunicato – indica che la somministrazione di glifosato e di prodotti derivati a dosi fino a 2000 milligrammi per kg di peso per via orale, la più rilevante per l’esposizione con la dieta, non è associata ad effetti genotossici nella stragrande maggioranza degli studi condotti su mammiferi”.

Il pesticida glifosato, quello che la Iarc (Agenzia dell’Organizzazione mondiale della Sanità) aveva classificato come probabile cancerogeno e l’Efsa, authority europea per la sicurezza alimentare, invece aveva assolto, era finito sotto accusa dopo il caso delle cosiddette “birre al diserbante“: 14 marche fra le più note in Germania ma anche in tutto il mondo, erano risultate positive al noto pesticida utilizzato nelle coltivazioni di malto d’orzo. Ma non solo: in realtà, a ben guardare, il glifosato è ovunque. Residui, pur sempre inferiori ai limiti di legge, sono riscontrabili anche in corn flakes, fette biscottate, farine e paste.

“Qualche studio – prosegue il documento di Fao e Oms – ha evidenziato un’associazione positiva tra l’esposizione al glifosato e il rischio di linfoma non Hodgkin. Tuttavia l’unico studio, condotto con una grande coorte e di grande qualità, non ha trovato evidenza di una associazione per nessun livello di esposizione”.

Una decisione della Commissione Ue sul rinnovo della licenza per l’uso del glifosato è attesa per questa settimana. Il panel di esperti ha revisionato anche la pericolosità del diazinone, un insetticida usato anche contro le zanzare Aedes aegipty le cosiddette zanzare tigre portatrici tra gli altri del virus Zika, e di un altro insetticida, il malatione. In entrambi i casi la conclusione è stata che è “improbabile” che queste sostanze siano cancerogene.

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