Herpes, cause e rimedi: attenti a prendere troppo sole e alle cure “fai da te”

(Foto Ansa)

ROMA – L’estate e l’esposizione al sole favoriscono non solo le scottature, ma anche l’herpes. Parliamo dell’herpes simplex virus 1 (Hsv1), che colpisce spesso i bambini tra i tre mesi e i tre anni, ma che poi in molti casi resta latente per riapparire in certe condizioni, favorite per esempio dall’esposizione solare. 

“Il primo contatto con il responsabile di questa infezione, che nella grande maggioranza dei casi è l’Herpes simplex virus 1 (Hsv1), avviene in tenera età – spiega al Corriere della Sera Stefano Veraldi, professore della Clinica dermatologia dell’Università di Milano presso l’Irccs Policlinico – A contagiare i piccoli sono gli adulti che li “sbaciucchiano”, magari ignari di essere sul punto di avere l’Herpes labiale o reduci da una recente ricaduta. Il lasso di tempo in cui si può trasmettere il virus ad altre persone è breve perché una volta comparse le vescicole, il virus torna subito a nascondersi nei gangli nervosi. Il contagio può avvenire solo attraverso il contatto diretto con il siero contenuto nelle vescicole e solo per soggetti che non hanno ancora avuto contatto con il virus, in genere bambini appunto, soprattutto piccoli”.

Nei bambini solitamente l’infezione non provoca sintomi vistosi, ma in alcuni casi dà luogo ad una stomatite erpetica, con formazione di piccole ulcere su gengive e lingua, talvolta accompagnate da febbre, gonfiore gengivale, irritabilità, linfonodi ingrossati e perdita dell’appetito.

Dopo il primo contagio, o infezione primaria, il virus resta confinato in uno stato dormiente nei gangli nervosi più vicini al suo sito. E può rimanere così anche per tutta la vita oppure riattivarsi in alcune circostanze particolari, causando l’herpes labiale. In particolare si può riattivare quando le difese immunitarie calano, come quando si ha una forte influenza, si attraversano periodi di forte stress, si ha il ciclo mestruale o ci si espone troppo al sole. 

La ricomparsa del virus si sviluppa in cinque fasi: 

  1. Prima che compaiano le vescicole erpetiche si ha una sensazione di bruciore,
  2. si formano piccole vescicole a grappolo,
  3. le vescicole possono evolvere in piccole pustole oppure rompersi,
  4. si formano delle crosticine,
  5. le croste cadono e si ripristina la pelle sottostante, senza cicatrici.

Come spiega il professor Veraldi, “quasi tutti hanno avuto un contatto primario con l’Herpes simplex virus 1, ma solo alcuni vanno incontro all’Herpes labiale che si manifesta sopratutto sulle labbra o nella regione intorno alla bocca”.

In genere, in ogni caso, se non si toccano le vescivole e non si utilizzano creme o trattamenti sbagliati (come limone, aceto, sale, creme a base di cortisone), una volta che le croste sono cadute non si ha nessun segno sul volto. In genere in una settimana regrediscono tutti i sintomi. 

“Per accelerare la guarigione alcuni ricorrono a prodotti per aiutano a seccare le lesioni, come per esempio un gel astringente”, spiega Veraldi. In ogni caso chi è soggetto ad herpes dovrebbe proteggersi particolarmente quando si espone al sole. 

Importante poi ricordare che c’è anche un’altra variante di herpes, l’Herpes simplex virus 2 (Hsv 2), la causa più comune un’altra infezione abbastanza frequente, l’Herpes genitale, che interessa circa l’8 per cento della popolazione, e il cui contagio avviene per via sessuale. 

Anche in questo caso l’infezione genera vescicole, spesso dolorose, a livello dei genitali esterni. Le lesioni durano da una a quattro settimane. Quindi il virus resta a livello dormiente e può in seguito dar luogo a recidive, con la ricomparsa di lesioni. (Fonte: Corriere della Sera)

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