I sensibili al glutine: donne, oltre 40 anni, ma né celiaci né allergici

I “sensibili” al glutine: donne, oltre 40 anni, ma né celiaci né allergici

ROMA – Hanno oltre 40 anni, sono soprattutto donne e spesso anche intolleranti a lattosio o al fruttosio. Non possono mangiare glutine, ma non sono né celiaci, né allergici al grano. Si tratta dei “sensibili” al glutine, una patologia impossibile da diagnosticare con un test diretto. Solo escludendo celiachia e allergia è possibile inserire il paziente nella categoria della sensibilità al glutine non celiaca. E proprio per poter diagnosticare questa malattia ora arrivano due nuovi studi, scrive Elvira Naselli nell’inserto Salute di Repubblica.

Aigo, associazione gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri, promuove il trial clinico Glutox per trovare pazienti che presentano i sintomi e non sono celiaci. La sperimentazione prevede due profilassi: una dieta senza glutine par alcuni ed una dieta con glutine e placebo per altri. Le persone che prenderanno parte alla sperimentazione non sapranno quale dieta stanno seguendo e tra un paio d’anni saranno disponibili i primi risultati, spiega Luca Elli del Centro celiachia del Policlinico di Milano a Repubblica.

L’altro studio è promosso dall’Aic, Associazione  italiana dei pazienti celiaci, ed è svolto da un comitato laico-scientifico che ha già presentato i suoi dati preliminari. Lo studio ha infatti fornito l’identikit dei “sensibili”, come spiega a Repubblica Umberto Volta, professore di Medicina interna del Sant’Orsola di Bologna:

“Dai primi risultati dell’indagine  – circa 200 casi da 50 dei 493 centri di diagnosi contattati – possiamo dire che è più frequente dopo i 40-50 anni, con una netta prevalenza nelle donne (6 casi a 1). E che probabilmente c’è qualcos’altro, oltre al glutine, che innesca i sintomi. Spesso si associa a intolleranze a lattosio o fruttosio e in genere sono presenti 1 o 2 sintomi, sia intestinali, come dolore addominale, meteorismo, diarrea o stipsi, talvolta reflusso o afte nel cavo orale, che extraintestinali, come stanchezza cronica, cefalea, fibromialgia, formicolii e dermatiti. tutti i sintomi che compaiono entro al massimo 24 ore dall’ingestione di glutine. Circa il 15% ha anemia da carenza di ferro, frequenti nei celiaci, e valori alterati di acido folico e ferritina”.

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