Il farmaceutico continua a salire, cosa succederà nei prossimi mesi? Il farmaceutico continua a salire, cosa succederà nei prossimi mesi?

Il farmaceutico continua a salire, cosa succederà nei prossimi mesi?

Gli analisti sostengono che stia per arrivare un periodo di instabilità sui mercati finanziari e l’indice VIX sembrerebbe confermare questa possibilità. Il focus però resterà probabilmente sul farmaceutico.

Dopo due anni, l’indice VIX torna a muoversi

I mesi a cavallo del nuovo anno hanno visto una ripresa generale dei mercati azionari. A Wall Street, le quotazioni di Twitter si sono impennate dell’11% in seguito allo scoop delle possibili dimissioni del CEO Jack Dorsey, poi si sono calmate restando sul +4%. Le banche sono tutte in positivo: Bank of America, American Express e altri titoli finanziari escono da un dicembre proficuo e un gennaio con lo stesso sentiment. Confermano il periodo roseo anche i tassi dei Treasuries, con i decennali che toccano l’1,559%.

Soprattutto, in più occasioni l’indice VIX ha mollato la presa: il VIX è un indicatore che mostra la volatilità prevista per il mercato azionario statunitense e aiuta i trader a comprendere la percezione del mercato tra timore e ottimismo. È un valore estremamente importante, perché permette di misurare il livello di rischio, paura o stress del mercato quando si prendono decisioni. Viene spesso chiamato “indice della paura” perché aumenta in tempi di maggiore incertezza.

Analizzando l’andamento del VIX si può infatti notare un’importante crescita nel marzo del 2020. La variazione coincide ovviamente con l’inizio della pandemia, un evento che ha scosso le economie mondiali, arrestando gli indici delle borse e spaventando gli investitori. L’S&P500 oscillava di oltre il 5% in un solo giorno, un’instabilità più unica che rara per un indice che nella maggior parte dei casi non si muove più dell’1% in un giorno di negoziazione.

Dopo essere salito a dismisura all’inizio della pandemia, è tornato a livelli più normalizzati seguendo uno stabile declino fino a fine novembre, quando hanno iniziato a comparire degli sbalzi. Questi movimenti potrebbero essere i primi segnali di un 2022 con maggiori possibilità per gli investitori.

Il “fattore pandemia” sui mercati azionari

L’indice VIX va affiancato a due fattori di rischio. Il primo consiste nell’inflazione causata dall’improvviso aumento della domanda dei consumatori mentre l’economia ripartiva a inizio 2021. Le aziende hanno faticato a tenere il passo con la produzione, la logistica ha incontrato serie difficoltà e i consumatori stanno tuttora affrontando il rincaro dei prezzi per cibo, gas e affitti. Con l’inflazione alle stelle, ci si può aspettare anche un aumento della volatilità per tutto il 2022.

Il secondo fattore che fa presagire una volatilità accentuata riguarda la pandemia ancora in corso. L’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha avvertito che la nuova variante Omicron rappresenta un rischio globale “molto elevato”, ma che potrebbero anche nascere nuovi ceppi del virus durante l’anno. In tal senso, è il settore farmaceutico a vincere la partita, nonostante in questo momento di quiete le principali aziende responsabili della creazione e distribuzione dei vaccini siano in leggero ribasso. Dopotutto, la ricerca va avanti sia per BioNTech che per Moderna: entrambe le società potrebbero essere in grado di produrre un nuovo vaccino in grado di intercettare le nuove varianti nei primi mesi del 2022.

Come investire strategicamente nel 2022

Tutto sommato, sembra che il 2022 abbia diverse sorprese in serbo per gli investitori. La volatilità tornerà ad essere il fattore determinante in materia di investimenti, quindi occorre riuscire a mantenere una certa flessibilità mentale e non isolare l’aumento o il ribasso giornaliero. Gli analisti osservano infatti un ottimismo di fondo tra gli investitori, soprattutto in prospettive di lungo termine. “Le novità sono negative sul breve termine […], ma gli investitori sono sempre più rialzisti se si guarda oltre le prossime settimane”, spiegava Adam Crisafulli, fondatore di Vital Knowledge, a fine anno.

Bisogna quindi pazientare e apprezzare la volatilità in arrivo per trovare ottimi investimenti, ma anche i più prudenti hanno delle opzioni: possono concentrarsi sulle aziende blue-chip come Coca-Cola o Apple, grandi imprese con alle spalle modelli di business affidabili. Le loro azioni non subiscono grandi fluttuazioni di prezzo rispetto a titoli più rischiosi come Etsy, Peloton o Roku. Ovviamente, non va sottovalutato il settore farmaceutico. È quello con più occhi puntati addosso, e quello che potrebbe continuare a crescere dopo due anni in positivo.

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