Infarto e malattie coronariche: un decesso su cinque causato dal fumo Infarto e malattie coronariche: un decesso su cinque causato dal fumo

Infarto e malattie coronariche: un decesso su cinque causato dal fumo

Un decesso su cinque per malattie coronariche come infarto è causato dal fumo: lo dicono Oms e World Heart Federation

Ogni anno 1milione e novecentomila persone muoiono per malattie del cuore provocate dal fumo, che è responsabile del 20% dei decessi per malattia coronarica come l’infarto. Contrastare questa epidemia è ancora più importante a fronte della diffusione dei contagi di Covid-19. Lo sottolineano la Organizzazione mondiale della sanità e la World Heart Federation, in vista della Giornata mondiale del cuore che si celebra il 29 settembre.

Anche poche sigarette al giorno o l’esposizione al fumo passivo, si evidenzia nel report Tobacco and Coronary Heart Disease, realizzato insieme all’Università di Newcastle in Australia, aumentano il rischio di malattie cardiache. Ma smettere di fumare permette di veder diminuire il rischio del 50% già dopo un anno dalla cessazione.

A nuocere non sono solo le sigarette tradizionali. Il tabacco senza fumo, come quello che si mastica o quello da fiuto, è responsabile di circa 200mila decessi per malattie coronariche all’anno. E anche le sigarette elettroniche aumentano la pressione sanguigna.

Il fumo e i rischi con il coronavirus

“Ridurre il numero di ricoveri ospedalieri legati al tabacco è più importante che mai nel contesto dell’attuale pandemia”, afferma Vinayak Prasad, capo della No Tobacco Unit dell’Oms.

L’ipertensione e le malattie cardiache, infatti, aumentano il rischio di Covid-19 grave. Un recente sondaggio dell’Oms ha rilevato che tra le persone che muoiono per il coronavirus in Italia, il 67% aveva la pressione alta.

L’invito degli esperti ai governi

“Date le attuali evidenze – spiega Eduardo Bianco, presidente del gruppo di esperti sul tabacco della World Heart Federation – le società di cardiologia dovrebbero promuovere e persino guidare gli sforzi di difesa del controllo del tabacco”.

I governi, ricorda l’Oms, possono aiutare a smettere aumentando le tasse sui prodotti del tabacco, imponendo divieti sulla pubblicità e offrendo servizi per aiutare chi soffre di dipendenza. (Fonte: Ansa)

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