Lo yogurt riduce il rischio di infarto Lo yogurt riduce il rischio di infarto

Infarto, yogurt abbassa il rischio: bastano due vasetti alla settimana

Lo yogurt riduce il rischio di infarto
Lo yogurt riduce il rischio di infarto

LONDRA – Consumare due vasetti di yogurt alla settimana può aiutare a ridurre il rischio di infarto. E’ quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori della Oxford University, che hanno preso in esame un campione di 55mila donne fra i 30 e i 55 anni e 18mila uomini fra i 40 e i 75 anni, tutti con una pressione sanguigna elevata.

I ricercatori, spiega Science Daily, hanno chiesto ai volontari di compilare un questionario sulla loro alimentazione quotidiana e sul loro stile di vita. Incrociando i dati così raccolti, relativi a trent’anni di vita, è emerso che le donne che consumavano più frequentemente yogurt avevano un rischio di infarto minore del 30 per cento rispetto a chi non lo mangiava, mentre per gli uomini i valori erano inferiori ma comunque rilevanti, del 19 per cento. Nelle donne, poi, il consumo di yogurt è apparso legato a minori probabilità di doversi sottoporre a rivascolarizzazione (un calo del 16 per cento).

Nel complesso si è osservato che sia tra gli uomini sia tra le donne il consumo di almeno due vasetti di yogurt alla settimana (per un totale di 250 grammi) riduce del 20 per cento il rischio di malattie coronariche come l’infarto. Da qui l’ipotesi degli esperti che l’assunzione di yogurt a lungo termine possa portare a ridurre il rischio di patologie cardiovascolari.

Come ha spiegato Justin Buendia, uno degli autori dello studio, “abbiamo ipotizzato che l’assunzione di yogurt a lungo termine potesse ridurre i rischi cardiovascolari dopo aver notato piccoli studi che avevano mostrato l’effetto benefico di prodotti caseari fermentati. Qui abbiamo analizzato un ampio campione di uomini e donne ipertesi, che abbiamo seguito per 30 anni. I nostri risultati forniscono nuove, importanti prove del fatto che lo yogurt può dare benefici alla salute del cuore, sia esso solo sia assunto nell’ambito di una dieta ricca di fibre, verdura, frutta e cereali integrali”.

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