ROMA – Infertile lei, sterile lui: una coppia su tre non riesce ad avere figli e ricorre alla provetta. Le richieste di fecondazione artificiale, dice il Censisi, sono triplicate nel 2012, ultimo anno di cui sono disponibili i dati. In quell’anno i bimbi nati con l’aiuto dello specialista sono aumentati del 170% rispetto agli ultimi sette anni.
Una delle cause è che le coppie italiane pensano tardi a fare figli. Probabilmente anche perché è difficile che nell’età migliore a livello biologico siano già con un lavoro stabile e una casa per la prole. La ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, chiede che vengano diffuse informazioni corrette sui comportamenti che compromettono la fertilità. Nel frattempo, però, sul fronte dei trattamenti non si registrano miglioramenti: il tasso di successo è aumentato solo del 3% in sette anni, dal 21% al 24%.
Se solo un medico su due ritiene che i problemi di infertilità colpiscano una coppia su quattro, quasi tutti i camici bianchi sono certi che questi problemi sono aumentati rispetto al passato. La maggior parte delle coppie si rivolge ad uno specialista dopo i 35 anni. E dopo che già da un anno tenta, invano, di avere un figlio.