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Ingrassare dopo lo stop al fumo? Colpa dei batteri intestinali

di Alessandro Avico |2 Settembre 2013 21:34

ROMA – Qualche chilo in più, si sa, bisogna metterlo in conto quando si decide di smettere di fumare; ma ora è stata scoperta la possibile causa di questo ‘effetto avverso’: i batteri intestinali. Secondo uno studio dell’università di Zurigo pubblicato sulla rivista Plos One, alla base dell’aumento di peso che spesso segue all’addio alle ‘bionde’, ci sarebbero cambiamenti nella composizione della flora intestinale che conducono ad assimilare di più i cibi, specie i grassi, e quindi a metter su peso.

Sono ormai molti gli studi che documentano la tendenza degli ex-fumatori a ingrassare un po’, mediamente di 3-4 chili quando prendono la sana decisione di smettere di fumare. Ma tanti fumatori lamentano il fatto di non aver cominciato a mangiare di più dopo l’addio al fumo; anzi taluni dichiarano di mangiare meno.

E allora qual è il colpevole dei chili in più post-fumo? Gli scienziati hanno tenuto sotto osservazione 10 ex-fumatori per 9 settimane a partire dalla loro ultima ‘cicca’. Nessuno di loro aveva mutato regime alimentare né introito calorico smettendo di fumare. Eppure i chili in più erano arrivati. I ricercatori hanno esaminato più volte nel corso delle settimane campioni fecali dei soggetti e visto che, al passare dei giorni dall’ultima sigaretta, si assisteva a un rapido cambiamento della flora intestinale (che numerosi studi associano alla tendenza al sovrappeso). Si assiste a un aumento consistente dei batteri Firmicutes e Actinobacteria a scapito dei Bacteroidetes e Proteobacteria, composizione associata a maggiore efficienza nella assimilazione dei cibi. Secondo gli esperti svizzeri questo studio è un punto di partenza per comprendere meglio cosa si nasconde dietro l’aumento di peso degli ex-fumatori. Ma servono studi più a lungo termine per verificare se le modifiche della flora sono permanenti o solo temporanee.

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