Insalata in busta, possibili rischi per le donne in gravidanza

Insalata in busta, i rischi per le donne in gravidanza
Insalata in busta, i rischi per le donne in gravidanza

ROMA – E’ comoda e fa bene, almeno così si pensa, ma dietro l’insalata in busta si possono celare pericoli per la salute. A ricordarlo è uno studio dell’Università di Torino citato da Libero Quotidiano condotto su un campione di 100 insalate in busta. 

Dai dati raccolti dai ricercatori emergerebbe la presenza di una elevata quantità di microrganismi e batteri. Tra questi anche il parassita toxoplasma, responsabile della toxoplasmosi, una malattia pericolosa soprattutto se contratta da donne in gravidanza, che proprio per questo motivo durante la gestazione devono fare particolare attenzione al consumo di prodotti crudi, in particolare verdura cruda. 

Il consiglio di solito è quello di lavare bene gli ortaggi e le insalate aggiungendo anche del bicarbonato o degli igenizzanti. In questo caso, quindi, i vantaggi dell’insalata pronta sono scarsi, dal momento che il consiglio è di rilavare comunque la verdura. 

Il motivo è semplice e sta nelle modalità di lavaggio di questo alimento prima del confezionamento: dopo essere stata sottoposta a due round di centrifuga all’interno di vasche in cui l’acqua viene cambiata ciclicamente, l’insalata viene portata in apposite sezioni produttive in cui viene tagliata e predisposta all’imbustamento. Ma la sola acqua non è in grado di annientare il toxoplasma, e per questo motivo nel caso di donne in gravidanza i vantaggi pratici dell’insalata in busta sono quasi nulli. 

Nello studio viene comunque anche precisato che non tutti i batteri presenti nelle foglie di insalata sono potenzialmente dannosi per il corpo umano. 

Fonte: Libero Quotidiano

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