L’insonnia aumenta rischio ricoveri ospedalieri

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l’insonnia aumenta rischio ricoveri ospedalieri 

ROMA – L’insonnia aumenta i ricoveri ospedalieri, tanto che, riducendo e prevenendo il disturbo del sonno, si potrebbe produrre un risparmio sostanziale per i sistemi sanitari in termini di ridotto numero di ospedalizzazioni.

E’ quanto si evince da uno studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health a Baltimora, che evidenzia un legame tra insonnia e ospedalizzazioni o richiesta di trattamenti sanitari costosi. Condotto da Christopher Kaufmann e Adam Spira, lo studio è stato pubblicato sulla rivista Journal of gerentology.

Gli esperti hanno chiesto a un campione di individui di mezza età se soffrissero di uno o più sintomi di insonnia (difficoltà ad addormentarsi, tendenza a molti risvegli di notte, difficoltà a svegliarsi tardi al mattino e a riaddormentarsi dopo essersi svegliati); poi, due anni dopo, sono andati a vedere quanti di questi individui fossero ricoverati in un ospedale o avessero avuto accesso ad altre forme costose di intervento sanitario (intervento domiciliare etc).

E’ emerso che chi due anni prima aveva lamentato uno o più sintomi dell’insonnia, aveva una probabilità molto più alta di essere ricoverato. Se il rapporto tra insonnia e ricoveri nell’immediato futuro fosse di tipo causale, vorrebbe dire che intervenendo su insonnia e sintomi correlati si potrebbe prevenire una consistente quota di ospedalizzazioni.

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