Ipertensione, 1,2 miliardi di persone ne soffrono nel mondo: il doppio rispetto a trent’anni fa

di Caterina Galloni
Pubblicato il 12 Settembre 2021 - 18:00 OLTRE 6 MESI FA
Ipertensione

Ipertensione, 1,2 miliardi di persone ne soffrono nel mondo: il doppio rispetto a trent’anni fa (foto ANSA)

Nel mondo circa 1,2 miliardi di persone soffrono di ipertensione e la metà non sa di convivere con il killer silenzioso oppure non si cura nel modo adeguato. Negli ultimi 30 anni il numero di adulti (di età compresa tra 30 e 79 anni) di tutto il mondo che convivono con l’ipertensione in tutto il mondo è raddoppiato.

Ipertensione, numeri raddoppiati in 30 anni

Le cifre sono passate da circa 331 milioni di donne e 317 milioni di uomini nel 1990 a 626 milioni di donne e 652 milioni di uomini nel 2019. L’ipertensione è un problema molto comune ed è curabile facilmente. Tuttavia se la persona non ne è consapevole e non viene tenuta sotto controllo, può aumentare drasticamente la possibilità di ictus, infarto e patologie renali. 

Uno studio sull’andamento mondiale dell’ipertensione, pubblicato su The Lancet, nell’arco di 30 anni e in 184 paesi, ha esaminato le misurazioni della pressione sanguigna. Secondo quanto riportato dal SUN, dallo studio è emerso che nel 2019 in tutto il mondo quasi la metà delle persone ipertese non ne era conoscenza e più della metà di donne e uomini ipertesi non erano stati curati.  in tutto il mondo nel 2019 non era a conoscenza della propria condizione e più della metà delle donne e degli uomini con questa condizione non sono stati curati.

Solo una persona su quattro viene curata adeguamente

In tutto il mondo, solo una donna su quattro e un uomo su cinque con ipertensione viene curato adeguatamente. Il rischio di ipertensione è maggiore se una persona ha più di 65 anni, è sovrappeso, pratica raramente esercizio fisico e in famiglia sono presenti casi di ipertensione. Oltre che dimagrire, seguire uno stile di vita sano, i medici raccomandano inoltre  di ridurre l’assunzione di alcol e di eliminare il fumo.

Majid Ezzati dell’Imperial College London autore senior dello studio, ha spiegato: “Nonostante i progressi della medicina negli anni, quelli riguardanti l’ipertensione sono stati lenti e la stragrande maggioranza delle persone con ipertensione non viene curata, con notevoli svantaggi nei paesi a basso e medio reddito. il nostro studio ha rilevato una buona prassi nella diagnosi e nella cura, non solo nei paesi ad alto reddito ma anche a medio reddito. Questi ottimi risultati dimostrano che prevenire l’ipertensione e migliorare la diagnosi, il trattamento e il controllo sono possibili in contesti a basso e medio reddito. Sempre che i governi e i donatori internazionali si impegnino ad affrontare quella che è una delle principali cause di malattia e morte”.