Klesbiella, il super batterio che resiste agli antibiotici

Il batterio Klebsiella pneumoniae è sempre più resistente agli antibiotici

ROMA – C’è un batterio che ormai è diventato talmente forte da essere resistente a tutti gli antibiotici, quindi in grado di provocare una setticemia, infezione anche mortale: è il batterio Klebsiella pneumoniae.

In Italia questo batterio ha fatto la sua comparsa negli ospedali, soprattutto nei reparti di rianimazione di medicina e chirurgia. Il batterio batterio Klebsiella pneumoniae vive nell‘intestino ma provoca infezioni nei polmoni e nelle vie urinarie, e da qui può dare origine a gravi setticemie. 

Da alcuni anni, riporta il Corriere della Sera, questo batterio ha imparato a difendersi dalla maggior parte degli antibiotici di uso comune. Soprattutto, negli ultimi tre anni le persone infette che non rispondono ai farmaci in grado (in teoria) di fermare l’infezione sono quasi raddoppiate, passando dal 15 al 27%.

Non si tratta di un problema che riguarda solo l’Italia. Negli ultimi quattro anni il numero di batteri Klebsielle resistenti agli antibiotici è aumentata in oltre un terzo dei Paesi europei. In alcune zone più del 60% dei ceppi isolati dal sangue non rispondono alle cure abituali.

Se l’ultima spiaggia in questi casi è il trattamento con gli antibiotici carbapanemi, in Grecia dal 2000 sono apparsi dei batteri klebsielle resistenti persino a queste cure.

Tutto questo si traduce con un’impennata del tasso di mortalità: dal 50 al 70%. E la velocità con cui i germi resistenti agli antibiotici si stanno diffondendo, soprattutto negli ospedali e nelle case di riposo per anziani preoccupa sempre di più.

 

 

 

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