Leucemia: 80% dei pazienti guarisce grazie a nuove terapie

MILANO, 19 APR – Le nuove terapie disponibili stanno cambiando la storia clinica delle leucemie. Oggi, a distanza di 10 anni, sopravvive l'85% dei pazienti con leucemia mieloide cronica; l'80% di chi ha la leucemia promielocitica guarisce, mentre ci sono ''miglioramenti evidenti nelle prognosi per la leucemia linfoblastica acuta, e nella qualita' di vita per pazienti anziani''. Lo hanno detto gli esperti, riuniti a Milano per il convegno internazionale 'Leukemia 2012'.

''Risultati inasperati – spiega Enrica Morra, direttore dell'ematologia dell'Ospedale Niguarda di Milano – si sono avuti per la leucemia mieloide cronica, una volta inesorabilmente fatale in tre anni, con i nuovi farmaci cosiddetti intelligenti, specializzati su un bersaglio molecolare. Questi hanno permesso di prolungare la sopravvivenza a 10 anni da un dato storico del 20% fino all'85% dei casi''. E non e' finita: "Si è riusciti a migliorare significativamente i risultati di una terapia che ha gia' portato al 60% di guarigione una rara leucemia 'fulminante', la leucemia acuta promielocitica, con un farmaco scoperto per caso in Cina, l'acido trans-retinoico. L'obiettivo e' stato pero' raggiunto ora con un nuovo farmaco, il triossido di arsenico. La terapia di combinazione di questi due farmaci con la chemioterapia ha portato la guarigione all'80%''.

Risultati ''enormi'' si sono avuti anche nella leucemia linfoblastica acuta (che colpisce bambini e adulti fino a 40 anni), che un tempo avrebbe comportato il decesso in sei mesi. ''Oggi, a tre anni dalla diagnosi – afferma Angelo Carella, direttore dell'ematologia al San Martino di Genova – si riesce a mantenere la malattia in remissione nel 40% dei casi. Ma grazie a un farmaco biologico, blinatumumab, si riesce a prolungare la remissione fino a permettere ai pazienti di sottoporsi a trapianto di midollo ancora in remissione''. Oggi, spiegano gli specialisti, per la prima volta si hanno dati epidemiologici sulle leucemie in Italia. Questi riguardano per il momento solo la Lombardia, che ha istituito la Rete Ematologica Lombarda (che comprende 106 centri).

''Ogni anno – conclude Enrica Morra – nella nostra regione si hanno 1133 nuovi casi di leucemia, fra quelli che riguardano i bambini (leucemia linfoblastica) e quelli che riguardano pazienti adulti (leucemia mieloide). Di questi, solo 491 afferiscono ai 12 centri specialistici lombardi. Sono solo il 17% i casi pediatrici, mentre l'83% riguardano pazienti adulti. Questi casi vengono studiati e classificati in base alle caratteristiche della malattia e del paziente, ottenendo dati molto utili alla ricerca. Questa casistica non intercetta pero' i pazienti anziani, che in genere vengono gestiti da centri non specialistici''.

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