PESARO – Ricoverata in ospedale per la malaria. Ma non è stata in uno dei Paesi a rischio. E’ un mistero il caso di una donna di Pesaro che nei giorni scorsi è andata al pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore accusando mal di testa e febbre altissima.
La donna è stata subito trasferita al reparto di Malattie infettive di Muraglia per essere sottoposta agli esami del caso, e le è stata diagnostica una forma di malaria atipica, dal momento che la donna ha raccontato ai medici di non essere andata nei Paesi a rischio, come molti Paesi africani o asiatici, dove questa malattia è endemica.
La donna, racconta Simona Spagnoli sul Resto del Carlino, è stata subito sottoposta alle terapie antibiotiche necessarie, che hanno avuto gli effetti sperati, ed è stata dimessa. Le sue condizioni sono buone, e comunque la malattia non è contagiosa.
Alcuni campioni di sangue della paziente sono stati inviati all’Istituto superiore di sanità per essere analizzati. Si deve capire se si tratti di un caso di cosiddetta “malaria da aeroporto”, spiega il Resto del Carlino:
zanzare indigene (cioè del nostro territorio) del genere Anopheles, in grado di infettarsi con agenti patogeni (come altre zanzare, sopravvissute al viaggio da luoghi ad esempio in un bagaglio), che hanno contagiato la giovane con una puntura. Ma sarebbe importante sapere dove la paziente ha soggiornato e che tipo di ambienti ha frequentato per effettuare un quadro più accurato della situazione.
Per questo (…) si procederà con la ricerca dei potenziali focolai larvali procedendo per cerchi concentrici a partire dall’abitazione. Individuata la fonte d’infezione si procederà all’ispezione della casa e dell’area circostante, con la cattura e l’identificazione di tutte le zanzare rinvenute.