Malaria e Chikungunya, infettivologo: “Dobbiamo abituarci, portate dai turisti italiani”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Settembre 2017 - 18:17 OLTRE 6 MESI FA
Malaria e Chikungunya, infettivologo: "Dobbiamo abituarci, portate dai turisti italiani"

Malaria e Chikungunya, infettivologo: “Dobbiamo abituarci, portate dai turisti italiani”

ROMA – Il cambiamento climatico è una delle cause che sta portando il cambiamento delle malattie infettive in Italia, insieme al turismo. Massimo Andreoni, infettivologo e primario del reparto di Malattie Infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma, spiega che con la tropicalizzazione malattie come Malaria, Dengue, West Nile o i recenti casi di Chikungunya saranno qualcosa a cui dovremo abituarci e sottolinea che il veicolo di trasmissioni non sono i migranti, ma i turisti italiani di ritorno dai viaggi all’estero.

Il professor Andreoni ha spiegato la mattina del 12 settembre ai microfoni di Genetica Oggi, programma di Radio Cusano Campus condotto da Andrea Lupoli, che il cambiamento è in atto, anche per queste malattie:

“In Italia ci dobbiamo aspettare che il cambiamento climatico, la tropicalizzazione del nostro paese, porterà inevitabilmente al cambiamento delle malattie infettive. Alcune di queste malattie infettive come Dengue, West Nile o Malaria diventeranno delle malattie di cui parleremo abitualmente ogni anno per il cambiamento climatico in atto. Malattie arrivate dall’estero ma che non sono i migranti a portare, normalmente sono i turisti italiani che tornano in aeroplano a farlo e non il migrante che ci mette mesi se non anni per arrivare in Italia.

In particolar modo avviene con la Chikungunya. Si tenga presente che questa malattia (la Chikungunya) si presenta con pochi sintomi, quindi possiamo pensare che in realtà ci sono stati molti più casi rispetto a quelli raccontati. La malattia comunque non è letale, i casi di morte sono del tutto eccezionali. Probabilmente avremo qualche ulteriore caso di Chikungunya ma il clima ci aiuterà visto che siamo alla fine dell’estate e avremo pochi casi”.