Manovra di Gufoni, chi è l’italiano che ha inventato la cura per le vertigini

Manovra di Gufoni, chi è l'italiano che ha inventato la cura per le vertigini
Manovra di Gufoni, chi è l’italiano che ha inventato la cura per le vertigini

LIVORNO – “Qualcuno pensa che io sia un personaggio dell’Ottocento”. Così il professor Mauro Gufoni, a colloquio col Tirreno, scherza sulle origini della manovra che lo ha reso celebre in tutto il mondo. A lui si deve infatti la tecnica che consente di domare le vertigini. A quasi 20 anni dalla prodigiosa invenzione, lavora ancora nella sua Livorno. Il vasto credito internazionale e la notorietà non gli hanno impedito di restare in Toscana, dove ormai è sorto un vero e proprio distretto di Vestibologia, la particolare branca di Otorinolaringoiatria che studia le patologie dell’orecchio interno.

Tra Livorno e Firenze, in meno di 100 km, spiega il luminare, negli ultimi decenni questa scienza ha compiuto progressi enormi. A dare il la, circa 30 anni orsono, è stato il professor Paolo Pagnini, mentore di Gufoni:

“Mi ha insegnato tutto e mi ha trasmesso la passione per l’audiologia e la professione. Io mi sono laureato e specializzato a Pisa in otorinolaringoiatria, ma poi in vestibologia mi sono perfezionato a Firenze con Pagnini. E lì è cambiata la mia vita”.

Era il 1985, Gufoni a Firenze stava finendo la specializzazione in audiologia:

“Già si parlava di manovre per curare le vertigini. Arrivavano dalla Francia. Le aveva portate in Italia un professore preparatissimo, Giorgio Guidetti. Ne aveva sentito parlare a un congresso. C’era la manovra di Semont, un fisioterapista francese: l’aveva ideata negli anni ’80. A lui arrivavano pazienti mandati da un otorino per eseguire esercizi di ginnastica riabilitativa contro le vertigini creati dai neurologi Brand e Daroff. Questo tecnico, però, si era reso conto che già dopo la prima seduta i pazienti stavano meglio. Quindi perfezionò un movimento della testa per riportare i cristallini nella giusta posizione, in modo che non provocassero più le vertigini”. Nasce così la manovra “liberatoria”.

La manovra è efficace però solo per un tipo particolare di vertigini, quelle dovute al deposito dei sassolini di carbonato di calcio nel canale posteriore dell’orecchio. I cristallini (in gergo si chiamano otoliti)  possono però prendere altre due strade. La scoperta si deve a Pagnini che nel 1985 diagnosticò i primi due casi di cristalli finiti nel canale laterale.

“Fu una scoperta importantissima – insiste Gufoni – tanto che gli americani chiamano questa patologia “la vertigine italiana”. Ed è da questa scoperta di Pagnini che è disceso il mio lavoro. Senza, non avrei fatto nulla”

Tredici anni dopo il professor Gufoni inventa la manovra per risolvere il problema. Prima c’erano stati i contributi, comunque fortunati di Vannucchi, un altro discepolo di Pagnini e Lempert, un medico tedesco. Nel 1998 Gufoni pubblica la sua celebre manovra per il canale laterale. Il resto è storia.

“Confesso che ogni tanto mia moglie mi sorprendeva davanti allo specchio in posizione strane. Succede anche oggi. Ho perfino tentato di causarmi volontariamente lo spostamento dei cristallini per capire come rimettermeli a posto. Non ci sono riuscito, ma la manovra l’ho sperimentata”.

 

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