Mascherine Ffp2 fasulle, alcune importate non filtrano il respiro: attenzione al modello CE2163

Ci sono in Italia delle mascherine Ffp2 fasulle, ovvero che non filtrano il respiro come dovrebbero. Con il risultato che il virus passa da parte a parte con più facilità. Sia in entrata che in uscita. In particolare il modello di mascherine Ffp2 CE2163. Lo sostiene sul Corriere della Sera una società internazionale di import-export dell’Alto Adige, che ha commissionato una serie di test sui dispositivi di protezione individuale importati dall’Asia.

Mascherine Ffp2 fasulle, i risultati dei test

Un test effettuato su circa una ventina di modelli certificati con il marchio CE2163, codice rilasciato dalla Universalcert, un laboratorio di Istanbul, in Turchia. Secondi i dati riportati dall’azienda, la maggior parte delle mascherine Ffp2 non avrebbe superato la prova del cloruro di sodio e dell’olio paraffina, per verificarne la capacità di filtraggio. Alcune invece non sono state nemmeno in grado di contenere il respiro.

I due legali rappresentanti della società altoatesina sottolineano che dall’inizio della pandemia sono stati sempre di più i clienti che hanno richiesto di importare mascherine dall’Asia, prodotti che però non sempre forniscono le garanzie richieste: “Il punto è che la maggior parte del materiale in commercio non corrisponde alle certificazioni”.

Mascherine Ffp2, come riconoscere quelle a norma

Le mascherine Ffp2 sono dispositivi di protezione individuale di categoria III di rischio e per questo devono rispettare il Regolamento UE 425/2016. Per essere immesse in commercio devono essere valutate da un organismo notificato designato per la certificazione dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie. L’organismo notificato certificherà la conformità del prodotto ai requisiti della norma tecnica EN 149:2001+A1:2009 e il produttore, dimostrata la conformità del prodotto, potrà così apporre il marchio CE.

Il rispetto dei requisiti definiti da questa norma tecnica permette di avere una mascherina con un’elevata capacità filtrante nei confronti di particelle e goccioline molto piccole e un’ottima respirabilità. Altre informazioni importanti che devono essere riportate sono il marchio CE, seguito da un codice che indica l’organismo notificato. Ma anche identificazione del fabbricante e tipo e classe del dispositivo di protezione.

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