Meningococco nei pellegrini islamici, 14 casi fra Usa, Francia, Uk, Norvegia, Olanda

Provoca la meningite, i consigli di igiene preventiva, le misure dell'Arabia Saudita

di Maria Vittoria Prest
Pubblicato il 29 Giugno 2024 - 09:36
Meningococco nei pellegrini islamici, qui raccolti alla Mecca davanti alla Kaba costruita in origine da Abramo

Meningococco nei pellegrini islamici, 14 casi fra Usa, Francia, Uk, Norvegia, Olanda – Blitzquotidiano.it (foto Ansa)

Casi di meningococco, portatore della meningite, si sono manifestati in alcuni viaggiatori di ritorno dall’Arabia Saudita. Il meningococco può essere letale con un alto tasso di mortalità di uno su 10 casi. 

Un nuovo avvertimento è stato emesso poiché sono stati riscontrati più casi di una malattia potenzialmente mortale.

Sul sito web Travel Health Pro, sponsorizzato dal Ministero degli Esteri britannico, è riportato che 14 casi di malattia meningococcica mortale sono stati identificati in persone di ritorno dall’Arabia Saudita in varie parti del  mondo.

Già 14 casi di meningococco

Meningococco nei pellegrini islamici, nella foto con l'ombrello per proteggersi dal sole a 52 gradi

Meningococco nei pellegrini islamici, 14 casi fra Usa, Francia, Uk, Norvegia, Olanda
– Blitzquotidiano.it (foto Ansa)

Il sito ha rivelato che al 21 giugno 2024 sono stati segnalati un totale di 14 casi di malattia meningococcica invasiva negli Stati Uniti con cinque casi, in Francia con quattro, nel Regno Unito con tre e in Norvegia e Paesi Bassi con un caso ciascuno.

Questi sono stati trovati nei viaggiatori o nei contatti dei viaggiatori tornati dal pellegrinaggio dell’Umra, alla Mecca, scrive Ben Hurst sul Mirror.
 

La malattia meningococcica invasiva (IMD) è una causa significativa di meningite e setticemia. La malattia spesso progredisce rapidamente e ne muore circa uno su dieci. I batteri invadono il corpo, causando un’infezione batterica acuta e grave.

La meningite, spiega Ben Hurst
 si presenta spesso con tre sintomi: febbre, mal di testa e rigidità del collo. È spesso accompagnato da altri segni come stato mentale alterato, nausea, vomito e sensibilità alla luce.

I rischi mortali

La sepsi meningococcica, caratterizzata da febbre e rash petecchiale o purpurico, spesso si accompagna a shock settico, coagulazione intravascolare disseminata e insufficienza multiorgano.

Questa condizione ha un tasso di mortalità fino al 40%. Secondo il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, i sopravvissuti possono soffrire di disturbi neurologici e uditivi o di amputazione fino al 20% dei casi. Sono emerse notizie di oltre 900 morti durante l’Hajj a causa delle forti ondate di caldo.

Consigli ai pellegrini

Il Ministero della Salute ha emesso alcuni consigli per i pellegrini, tra cui:

* indossare mascherine in aree affollate

* lavaggio frequente delle mani con acqua e sapone o disinfettante, in particolare dopo aver tossito, starnutito, usato il bagno, prima di maneggiare il cibo e dopo aver toccato gli animali

* utilizzare fazzoletti monouso quando si tossisce o starnutisce e smaltirli correttamente

*evitando il contatto con soggetti malati e non condividendo oggetti personali

*evitare i cammelli nelle fattorie, nei mercati o nei fienili

*astenersi dal consumare latte non pastorizzato o carne cruda o prodotti animali non completamente cotti, nonché adottare misure per prevenire le punture di insetti.

Le autorità dell’Arabia Saudita hanno vietato ai viaggiatori in arrivo per l’Umra o l’Hajj di portare cibo a meno che non sia adeguatamente inscatolato o sigillato. Si consiglia a coloro che arrivano in aree vicine ai luoghi dell’Hajj per pellegrinaggio, lavoro stagionale o altri motivi di:

* lavarsi le mani prima e dopo aver mangiato e dopo aver usato il bagno

*pulire e lavare la verdura e la frutta fresca

*cuocere accuratamente il cibo e conservarlo a una temperatura sicura.