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Molnupiravir, prima pillola anti-Covid dimezza i decessi, Merck & Co. incalza le autorità Usa: “Subito l’ok”

di Redazione Blitz |2 Ottobre 2021 14:22

Molnupiravir pillola anti-Covid della Merck: dagli Usa test incoraggianti, dimezza i decessi (Ansa)

Molnupiravir, pillola anti-Covid dimezza i rischi di morte. Merck chiederà “il prima possibile” l’autorizzazione di emergenza negli Stati Uniti per la prima pillola anti-Covid, il molnupiravir. I test clinici – afferma il colosso farmaceutico – hanno mostrato dati ancora più incoraggianti dell’atteso.

Molnupiravir, pillola anti-Covid dimezza i rischi di morte

Il farmaco orale riduce il rischio di ricoveri e decessi quando la somministrazione in persone ad alto rischio avviene nelle fasi iniziali dell’infezione.

La pillola Merck, messa a punto per fermare il replicarsi del coronavirus, va presa per cinque giorni, quattro compresse al giorno. Merck vola a Wall Street. I titoli salgono del 12%, in quello che è il balzo maggiore dal 2009.

L’azienda farmaceutica Merck & Co. – MSD al di fuori degli Stati Uniti e del Canada – ha reso noto i dati della interim analysis dello studio di fase 3.

Il farmaco molnupiravir ha ridotto il rischio di ospedalizzazione o di morte di circa il 50%. Il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto molnupiravir ha registrato infatti i presupposti  di una ospedalizzazione o sono deceduti entro il 29/mo giorno. A fronte di un 14,1% per i pazienti che hanno ricevuto un trattamento placebo.

Sulla base della raccomandazione di un Comitato indipendente di monitoraggio dei dati e in consultazione con la Food and Drug Administration (FDA) statunitense, il reclutamento dei pazienti nello studio ha visto una interruzione anticipata proprio in base a questi risultati positivi.

Sulla base di questi dati, MSD intende richiedere quanto prima un’autorizzazione all’uso per emergenza (Emergency Use Authorization – EUA) alla FDA statunitense.

Allo stesso tempo, intende richiedere un’autorizzazione all’immissione in commercio ad altre agenzie regolatorie a livello mondiale. Prima di ottenere i risultati dello studio, MSD ha iniziato la produzione di molnupiravir assumendosi interamente il rischio.

Merck (in Europa MDS): 10 mln di dosi prodotte entro il 2021

MSD, si legge in una nota, intende produrre 10 milioni di dosi entro la fine del 2021 e un numero maggiore di dosi nel 2022. MSD ha reso noto inoltre di aver stipulato un accordo con il governo degli Stati Uniti.

Fornirà cioè circa 1,7 milioni di dosi di molnupiravir, una volta raggiunto un accordo per l’uso in emergenza o per l’approvazione del farmaco. Oltre all’accordo con il governo degli Stati Uniti, MSD sta stipulando accordi di acquisto e fornitura con altri governi a livello mondiale.

Ovviamente previa autorizzazione regolatoria. Discussioni sono in corso con molti altri governi. MSD intende adottare una politica differenziata dei prezzi basata sui criteri di reddito della Banca Mondiale.

E ha già annunciato di aver sottoscritto accordi di licenza volontaria non esclusiva con produttori consolidati di farmaci generici per accelerare la disponibilità di molnupiravir in più di 100 Paesi a basso o medio reddito (LMICs) sempre sulla base di un’esistente approvazione.

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