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Neonati e Virus Sinciziale, i sintomi della malattia che sta riempiendo gli ospedali: inappetenza, affanno…

di Daniela Lauria |28 Ottobre 2021 10:25

Neonati e Virus Sinciziale, i sintomi della malattia che sta riempiendo gli ospedali: inappetenza, affanno...

“Epidemia virus respiratorio in neonati: ospedali italiani pieni”, lo scrive Fedez su Instagram dopo che la sua piccola Vittoria, di appena 6 mesi, è finita in ospedale. L’allarme è per il virus sinciziale, che sta riempiendo di piccoli pazienti i reparti di pediatria e le terapie intensive neo natali.

“Questo virus Rsv (Respiratory syncytial virus) non va preso alla leggera” scrive Fedez mettendo in guardia i genitori. Il virus può rivelarsi particolarmente rischioso, segnalano i pediatri, perché causa bronchioliti e polmoniti. 

Con Fedez anche il virologo e immunologo Roberto Burioni che su Twitter scrive: “Tutti gli anni in autunno arriva il Virus Respiratorio Sinciziale (RSV) che riempie i reparti di pediatria e costituisce un pericolo non indifferente per i bambini più deboli. Purtroppo contro il virus (scoperto negli anni 50) non abbiamo ancora un vaccino efficace”.

Virus Sinciziale e neonati, l’allarme

Un paio di settimane fa una delle più importanti riviste scientifiche al mondo, Nature, pubblicava uno studio che spiegava come le misure anti Covid, unite ai vaccini, sembravano aver soppresso il morbillo, polmoniti e meningiti e il virus influenzale.

Ma torneranno con un rimbalzo nei prossimi mesi, facilitate dal freddo, e fra queste malattie c’è appunto il virus sinciziale che è responsabile di circa il 5% dei decessi nei bambini sotto i 5 anni.

L’infezione ha visto i minimi storici durante la pandemia in tutti i paesi, ma poi i casi hanno iniziato a risalire ad aprile 2021. E picchi fuori stagione sono stati osservati in Usa, Giappone, Australia e Paesi Bassi.

Virus Sinciziale, i sintomi

Il Virus Respiratorio Sinciziale, spiegano i pediatri della Società Italiana di Pediatria, solitamente provoca il raffreddore, ma specialmente nei bambini nei primi mesi di vita l’infezione da VRS può raggiungere le vie aeree inferiori ed i polmoni causando la bronchiolite acuta (un’infiammazione delle vie aeree inferiori) o la polmonite.

Si diffonde facilmente da persona a persona e l’infezione si contrae attraverso le mucose di naso, bocca e occhi, toccando con le mani le secrezioni e quindi strofinandosi gli occhi o il naso.

Il virus può sopravvivere per molte ore sulle superfici dure come tavoli, maniglie delle porte, giocattoli e culle.

E’ la più frequente causa di infezione delle vie respiratorie nei bambini al di sotto dei 2 anni e rappresenta la prima causa di ricovero ospedaliero sotto l’anno di età. I segnali di allarme (inappetenza e difficoltà a respirare e affanno) sono da non sottovalutare.

Virus Sinciziale, allarme ospedali pieni

In Italia il periodo epidemico intercorre tra ottobre e marzo, con un picco a gennaio-febbraio. 

In queste settimane la situazione in Italia è diventata preoccupante: a Padova sono 16 i bimbi ricoverati, di cui 4 intubati in rianimazione.

Al Policlinico Umberto I di Roma 10 ricoverati, di cui 2, di appena un mese di vita, in terapia intensiva, ma anche nelle altre regioni d’Italia la situazione è simile.

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