ROMA – Gli amministratori e dirigenti delle società Roche e Novartis risultano indagati a Roma nell’ambito dell’inchiesta su Avastin e Lucentis sollevata dalla multa dell’Antitrust per 180 milioni di euro. Le accuse ipotizzate sono di associazione per delinquere, corruzione, truffa a danni dello Stato, aggiotaggio e disastro doloso.
Gli indagati costituiscono la “platea” della presunto accordo illecito “per ostacolare la diffusione di un farmaco molto economico, Avastin, a vantaggio di uno più costoso, Lucentis, differenziando artificiosamente i due prodotti”.
Ritenendo che l’illecito sia avvenuto nella Capitale, la Procura di Roma si accinge a chiedere ai colleghi di Torino, titolari di un analogo procedimento, di inviare per competenza territoriale i loro atti secondo quanto previsto dall’articolo 54/bis del codice di procedura penale.
Nell’eventualità in cui il procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, e il suo pool ritenessero di non aderire alla richiesta di Roma dovrà essere avviata la procedura che porta al contrasto di attribuzione davanti alla Cassazione.