Cancro. Nuovi farmaci in Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Marche

Pubblicato il 15 Maggio 2012 - 18:08 OLTRE 6 MESI FA

MILANO, 15 MAG – Solo in 4 regioni, Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia-Giulia e Marche, e nella Provincia autonoma di Bolzano vengono recepite immediatamente le indicazioni registrative dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) sui nuovi farmaci anti-tumorali. In tutte le altre, dotate di un proprio prontuario, i farmaci nuovi non vengono resi disponibili ai malati fino a quando non vengono esaminati e approvati anche da Commissioni tecnico-scientifiche regionali. La denuncia e' della Favo (Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia), che ne parla nel IV Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici presentato oggi al Senato.

''Con l'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e alla Societa' Italiana di Ematologia (Sie) abbiamo inviato una lettera al Ministro della Salute Renato Balduzzi per evidenziare questa situazione – spiega Francesco De Lorenzo, presidente Favo – Dall'autorizzazione internazionale di un farmaco alla delibera che ne permette l'immissione in commercio in Italia trascorrono in media dai 12 ai 15 mesi. E ulteriori ritardi sono determinati dai tempi di latenza per la messa a disposizione a livello regionale dopo le approvazioni degli enti regolatori internazionali e nazionali''.

Lentezze che creano disparita' tra pazienti italiani e europei e tra malati di Regioni diverse. ''Se la Commissione regionale ha dato parere favorevole, il farmaco antitumorale e' introdotto nel prontuario anche dopo 50 mesi, per alcuni farmaci in alcune regioni – aggiunge Stefano Cascinu, presidente Aiom – L'accordo della Conferenza Stato-Regioni del 2010 non ha contribuito a sanare le disuguaglianze tra i malati italiani''. Per questo si chiede a Balduzzi di stabilire nel nuovo patto per la salute che per ''specifiche fattispecie (come i tumori) il parere dell'Aifa sia non derogabile e immediatamente valido in tutte le Regioni, ed individuare criteri condivisi per definire il grado di innovativita' di un nuovo farmaco in oncologia''.