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Obesità: uccide più del fumo, allarme associazioni all’Oms

di Silvia Di Pasquale |19 Maggio 2014 15:21

Giovani obesi (Foto LaPresse)

ROMA – I chili di troppo uccidono più delle sigarette. Nei prossimi anni le conseguenze dell’obesità sulla salute mondiale saranno peggiori di quelle del fumo. Il numero di morti causate dall’obesità è continuato ad aumentare, passando da 2,5 milioni nel 2005 a 3,8 nel 2010, e le persone in sovrappeso o obese sono ormai più di mezzo miliardo nel mondo, il 10% degli uomini e il 14% delle donne.

I cibi poco sani devono iniziare ad essere trattati come le sigarette, con tanto di immagini shock sulle confezioni, questo è quello che suggeriscono Consumer International e la World Obesity Federation in un comunicato presentato in occasione dell’assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità a Ginevra.

”Per far fronte al problema – scrivono le associazioni, che mercoledì prossimo presenteranno delle vere e proprie raccomandazioni agli Stati – i governi dovrebbero adottare una serie di misure per permettere alla popolazione di fare scelte più salutari, con un controllo più stretto del mercato del cibo. Bisogna migliorare le informazioni sulla nutrizione, chiedere la riformulazione degli ingredienti dei cibi non salutari, aumentare gli standard richiesti per i cibi e usare strumenti economici per influenzare i consumi”.

Proprio dieci anni fa, ricordano le due Ong, l’Oms pubblicava la sua Global Strategy on Diet and Physical Activity and Health, il primo documento in cui si riconosceva il potenziale pericolo per la salute rappresentato dall’alimentazione non corretta.

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