L’olio extravergine d’oliva promosso a “farmaco” negli Stati Uniti

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L’olio extravergine promosso a “farmaco” negli Stati Uniti

WASHINGTON – La Coldiretti ha annunciato che negli Stati Uniti, in base a una raccomandazione dell’Agenzia per la salute americana, sulle bottiglie di olio extravergine si scriverà che mezzo cucchiaio al giorno d’olio previene l’infarto e le malattie del cuore. 

Secondo l’associazione italiana degli agricoltori, la decisione della Fda rappresenta “una risposta ai bollini allarmistici e alle tasse ingiustificate sostenute da alcuni Paesi con una risoluzione che esorta gli Stati Membri dell’Onu ad adottare sistemi di etichettatura ingannevoli e politiche fiscali punitive per i cibi considerati pericolosi per la salute perché ricchi di grassi, zuccheri o sale, da discutere all’Assemblea Generale a New York entro l’anno”.

La decisione della Fda è l’inevitabile conseguenza della diffusione in tutto il territorio americano dell’olio d’oliva, il cui consumo è addirittura triplicato nel giro di 20 anni, arrivando alla cifra record di 315 milioni chili (+174 per cento) e facendo salire gli Usa al terzo posto dopo Italia e Spagna tra i maggiori acquirenti.

Ma l’olio extravergine è apprezzato un po’ in tutto il mondo. Come in Giappone, dove i consumi sono aumentati di otto volte raggiungendo i 55 milioni di chili, in Gran Bretagna si è registrata una crescita del 247,6 per cento fino a 58,4 milioni di chili e in Germania l’incremento è stato del 359,7 per cento. Numeri che confermano il successo a livello mondiale di uno degli ingredienti fondamentali della nostra dieta mediterranea.
 

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