Olio di palma non fa male: rischi minimi e solo per i lattanti

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Olio di palma non fa male: rischi minimi e solo per i lattanti

ROMA – Olio di palma non fa male: rischi minimi e solo per i lattanti. L’olio di palma non fa male alla salute, esiste solo qualche rischio minimo solo per i neonati e i lattanti nutriti esclusivamente con latte artificiale. L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha rivisto al rialzo la dose giornaliera tollerabile di uno dei contaminanti che si sviluppano durante i processi di raffinazione degli oli vegetali, in particolare dell’olio di palma.

Si tratta della sostanza chimica 3-monocloropropandiolo (3-MCPD) e dei suoi derivati, che potrebbe avere effetti nocivi su reni e fertilità maschile. Questo significa che, i livelli di consumo di 3-MCPD negli alimenti sono privi di rischio per la maggior parte dei consumatori, ma esiste un potenziale problema di salute per i forti consumatori delle fasce di età infantile.

Federico Formica su Repubblica entra più nel dettaglio sulla decisione:

Valutazione che non è cambiata. La novità è che la dose giornaliera tollerabile è stata alzata da 0,8 a 2 microgrammi per chilo di peso corporeo. E’ molto più difficile, quindi, correre rischi per la salute rispetto a quanto si pensava.

Efsa ha modificato il limite di sicurezza perché, nel frattempo, ha cambiato anche il metodo utilizzato per calcolarlo. Ed è stata anche più cauta rispetto agli esperti dell’Oms e della Fao, che hanno fissato questa soglia a 4 microgrammi per chilo, il doppio rispetto all’autorità europea.

”Nella peggiore delle ipotesi – si legge in una nota Efsa – i neonati nutriti esclusivamente con latte artificiale potrebbero lievemente superare il livello di sicurezza”. L’aggiornamento riguarda solo il 3-MCPD e i suoi derivati.

La precedente valutazione Efsa non è cambiata invece per quanto riguarda i potenziali effetti cancerogeni e genotossici di altri contaminanti, quali i glicidil esteri degli acidi grassi (Ge). Sulla scorta di quel parere la Commissione europea ha avviato una procedura legislativa per ridurre i livelli di Ge in oli vegetali e alimenti. Nel parere del 2016 Efsa aveva ravvisato nell’olio di palma raffinato livelli di tutti i contaminanti esaminati da 6 a 10 volte superiori rispetto agli altri oli vegetali.

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