Operato al cuore con l’ipnosi. Il paziente: “Nessun dolore, ho anche sorriso”

Operato al cuore con l'ipnosi. Il paziente: "Nessun dolore, ho anche sorriso"
(Archivio Ansa)

SAVONA  –  “Quando sono entrato e ho visto la sala piena di macchine e di fili, ho avuto paura. Poi il dottor Luca Bacino si è avvicinato e ha iniziato a parlarmi, a chiedermi di fare respiri profondi e di rilassarmi. E tutto si è attenuato”: con queste parole Paolo Peira, 63 anni, ha raccontato l’intervento di ablazione della fibrillazione atriale al quale si è sottoposto senza anestesia, ma solo con l’ipnosi, all’ospedale San Paolo di Savona. 

“Sentivo tutto ma ‘distante’, non provavo dolore. E le quattro ore che ho passato in quella posizione sono letteralmente volate”, ha spiegato Peira. “Il medico che mi ha operato, Francesco Pentimalli, mi ha chiesto se me la sentivo di provare con l’ipnosi, mi ha spiegato che sarebbe stato efficace solo se c’era la collaborazione del paziente. Io ho accettato subito”. E così Paolo si è affidato alla voce del dottor Bacino. “L’operazione è durata circa quattro ore. Prima di iniziare il dottor Bacino si è avvicinato e ha iniziato a parlarmi, con tono di voce molto calmo e tranquillo, e più parlava più abbassava la voce”.

“Ad un certo punto – ha ricordato Peira – ho iniziato a preoccuparmi, temevo di fare una brutta figura non sentendo quello che mi avrebbe detto… e invece ha iniziato a funzionare. Ero cosciente, perché sentivo le voci dei medici e degli operatori che si scambiavano opinioni, ma era come se mi arrivassero da lontano. Non ho mai sentito dolore a parte un piccolo momento: il dottore è intervenuto immediatamente parlandomi e in pochi istanti mi sono di nuovo ‘perso’. Alla fine mi hanno detto che in certi momenti sorridevo. Alla fine dell’operazione il medico mi ha chiesto di stringere forte il pollice e l’indice della mano sinistra, ha contato fino a tre e improvvisamente era tutto finito. Sembrerà strano dirlo, ma è stato persino bello…”, ha detto Paolo, che il giorno dopo l’intervento, il 21 dicembre 2019, è uscito dal reparto di terapia intensiva e il già il 26 dicembre era in volo per Londra con la moglie. (Fonte: Ansa)

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