Parkinson, lo studio: individuati nel cervello i primi segnali precoci

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Parkinson, lo studio: individuati nel cervello i primi segnali precoci (foto Ansa)

ROMA – Sono stati individuati nel cervello i primi segnali precoci del morbo di Parkinson: uno studio del King’s College di Londra ha scoperto che il danno al sistema serotoninergico del cervello è un “eccellente marcatore” della malattia. 
 
Il Parkinson prende il sopravvento nel cervello anni prima che i pazienti notino sintomi, tra cui tremori e movimenti lenti e individuare il morbo precocemente potrebbe migliorare le condizioni di milioni di pazienti nonché arrestarne l’avanzamento. Il morbo di Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più comune, al primo c’è l’Alzheimer.
 
Heather Wilson, ricercatrice principale dello studio, ha detto: “Abbiamo scoperto dei cambiamenti al sistema neurale della serotonina tra pazienti a cui non era stato ancora diagnosticato il morbo e potrebbe diventare uno strumento prezioso per individuare soggetti a rischio, monitorare l’evoluzione e aiutare allo sviluppo di nuove terapie”.
 
I pazienti che soffrono di Parkinson nel cervello hanno un accumulo di proteina α-sinucleina. 
Non esiste una causa chiara, i fattori ambientali potrebbero avere un ruolo, ma in una minoranza di casi è provocata da mutazioni genetiche.
 
Le mutazioni nel gene α-sinucleina sono rare, ma i pazienti che ce l’hanno quasi sicuramente sono destinati a sviluppare il Parkinson e ciò li rende un gruppo ideale per studiare il il filo di eventi biologici che portano al morbo.
 
Lo studio, pubblicato su The Lancet Neurology, si è basato inizialmente sulla ricerca in Italia e in Grecia di individui portatori della mutazione genetica legata al Parkinson,  Nel 1997 gli scienziati del National Human Genome Research Institute (NHGRI) del National Institutes of Health (NIH) avevano scoperto la mutazione studiando il DNA delle famiglie.
 
Il King’s College ha identificato 14 individui in Grecia e in Italia e per due anni li ha esaminati a Londra. Alcuni  avevano già una diagnosi di Parkinson, gli altri stavano bene e non presentavano alcun sintomo. Gli esperti hanno confrontato il cervello di queste 14 persone con quello di 65 pazienti parkinsoniani ma senza la mutazione e di 25 individui sani. Dai risultati è emersa una disfunzione del sistema di serotonina, che inizia a funzionare male ben prima che si verifichino i sintomi che interessano il movimento.
 
Fonte: Daily Mail
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