Dukan: “Ho sconfitto l’obesità. Ma in Francia chi ha successo non piace”

Pubblicato il 5 Giugno 2012 - 11:05 OLTRE 6 MESI FA

Pierre Dukan (Foto LaPresse)

PARIGI – Pierre Dukan si difende: “Non sono uno stregone, e non sono stato radiato. Sono stato io ad essere tolto dall’albo. In Francia sono gelosi del mio successo”.

L’autore della dieta più celebre del momento, portata alla ribalta mondiale dalla duchessa di Cambridge, fino ad un anno fa semplicemente signorina Kate Middleton, parla a Repubblica. E spiega le proprie ragioni.

“In Francia le persone che hanno successo non piacciono. Una delle azioni dell’Ordine dei medici contro di me viene dalla denuncia di uno psichiatra secondo il quale le diete provocano un trauma psicologico perché vietano i cioccolatini. La mia battaglia è osteggiata dalla filiera degli snacks e dalle aziende che producono farmaci che curano i disturbi provo cati dai cattivi alimenti”.

Del resto il medico ha dalla sua l’appoggio di personaggio come lo stesso presidente della Repubblica francese, Francois Hollande, e dieci milioni di libri venduti.

Parla della sua battaglia al sovrappeso quasi come di una missione. E a proposito della – criticata – proposta di un premio alla maturità per gli studenti che non sono ingrassati dice: “Il 16% degli adolescenti francesi va in sovrappeso durante gli ultimi due anni del liceo. Mi sembra quindi logico creare nel programma un’opzione facoltativa per chi vuole imparare rudimenti di dietologia, concedendo un bonus alla maturità per quelli che, seguendo questi consigli, riescono a non ingrassare. Così come s’insegna l’educazione fisica e sessuale, non capisco perché non dovrebbe esistere l’educazione alimentare”.

Difende la propria dieta, che prevede (per i pochi che non lo sapessero) moltissime proteine e zero carboidrati: “Gli eschimesi mangiano verdure solo sei mesi all’anno e nelle tribù masai non ne consumano mai. La prima fase ‘d’attacco’ della mia dieta, quella che prevede solo proteine, dura quattro o cinque giorni. Per un periodo così breve è sufficiente prendere un integratore multivitaminico. Nelle fasi successive della dieta, le verdure vengono reintegrate così come gli altri alimenti”.

“Sono quarant’anni che lavoro. Conosco le donne e gli uomini che scelgono di seguire una dieta. Sono estremisti che non accettano le mezze misure, magari perché soffrono di stress, hanno un disagio psicologico o attraversano un periodo difficile. Non è incitandoli a un’alimentazione più equilibrata che riusciranno a dimagrire. Hanno bisogno di vedere risultati rapidi. Inoltre, il mio programma non viene vissuto come una punizione ma come una ricompensa, grazie ai cento alimenti da mangiare a volontà”.