Pillole anti Covid, anche i medici di base potranno prescrivere Paxlovid e Molnupiravir: verso l’ok dell’Aifa

L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) potrebbe presto dare il via libera alla prescrizione da parte dei medici di base delle pillole anti-Covid, ovvero gli antivirali Molnupiravir (Lagevrio) di Merck (MSD in Italia) e Paxlovid di Pfizer.

Pillole anti-Covid, verso il via libera Aifa alla prescrizione dei medici di base

In particolare, secondo quanto riferisce l’agenzia Adnkronos, nella riunione straordinaria di oggi, 12 aprile, la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa valuterà e molto probabilmente approverà il piano terapeutico dell’antivirale Paxlovid.

La decisione era stata annunciata nei giorni scorsi dal Presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli. “Aifa sta sviluppando una strategia per renderli prescrivibili anche dai medici di medicina generale, semmai attivando dei controlli sull’appropriatezza a posteriori. Credo che, tenendo conto di quello che ci siamo detti sul rischio di morte di un ultraottantenne che si infetta, se facessi il medico di medicina generale considererei questi soggetti per le terapie, ovviamente valutando le interazioni farmacologiche che non vanno sottovalutate”, aveva detto intervenendo su Rai Tre.

Pillole anti-Covid, l’appello dei medici di base

Sono gli stessi medici di base che, attraverso la Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg), hanno chiesto una modifica alla normativa “per fare in modo che anche i medici di famiglia possano prescrivere gli antivirali, ovvero le pillole anti-Covid, che vanno somministrati a pochi giorni dall’insorgenza dei sintomi”.

Pillole anti-Covid, ad oggi poche prescrizioni

Ad oggi, secondo gli ultimi dati dell’Agenzia italiana del farmaco, sono state 23.554 le prescrizioni delle pillole antivirali contro il Covid-19 indicate per il trattamento precoce a domicilio di pazienti che non necessitano di ossigenoterapia ma che sono a maggior rischio di forme severe.

Sia Molnupiravir sia Paxlovid vanno somministrati entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi.

“Al momento la somministrazione delle pillole antivirali è soggetta alla notifica nei registri ospedalieri ed il medico deve indirizzare il paziente ai centri di riferimento, degli ospedali o delle asl. Ma questo comporta un allungamento dei tempi e ad oggi la somministrazione di questi farmaci in Italia è stata contenuta”, sottolinea il segretario nazionale della (Fimmg), Silvestro Scotti. 

 

 

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