Psicofarmaci a 13 anni: a Torino il 25% almeno una volta

Pubblicato il 23 Aprile 2012 - 16:04 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 23 APR – Circa il 25% dei ragazzini torinesi di 13 anni, frequentanti le scuole medie, ha assunto psicofarmaci almeno una volta nella vita, a casa oppure fuori con gli amici. E' il dato preliminare di una ricerca in corso coordinata dal Dipartimento di Salute pubblica dell'Universita' di Torino. ''Finora – ha spiegato Roberta Siliquini, ordinario di Igiene all'Università di Torino, a margine della presentazione oggi all'Universita' Cattolica di Roma del Rapporto Osservasalute 2011 – l'indagine e' stata condotta su 600 studenti tredicenni delle scuole medie; l'obiettivo e' intervistarne 2.000 entro l'Autunno. Abbiamo rilevato che circa un quarto dei ragazzini ha assunto psicofarmaci almeno una volta. In alcuni casi i farmaci sono stati assunti fuori casa con amici, in altri casi sono invece stati i genitori a far assumere i farmaci ai ragazzi''. Una decisione, ha proseguito, ''non dettata pero' da motivazioni mediche ma solo dalla volonta' di aiutare i figli a superare degli stati d'ansia''.

Si tratta, ha commentato Siliquini, di un ''uso improprio e preoccupante degli psicofarmaci, principalmente per due ragioni: la prima e' che somministrare a ragazzi psicofarmaci a dosaggio per adulti puo' portare ad effetti imprevedibili; la seconda e' che, dal punto di vista educativo, e' sbagliato indurre i giovani a pensare di poter risolvere i propri problemi o la propria ansia semplicemente basandosi su un 'aiuto' esterno come puo' essere un farmaco''.