Qatar, occhio alla febbre del cammello: Mers, cos’è la sindrome respiratoria mediorientale, cugina del coronavirus

Più facile chiamarla febbre o influenza del cammello perché proprio da questo quadrupede passa all'uomo

di Warsamé Dini Casali
Pubblicato il 15 Dicembre 2022 - 10:54 OLTRE 6 MESI FA
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Febbre da cammello, Mers, cugina del coronavirus (Ansa)

Qatar, occhio alla febbre del cammello: Mers, cos’è. Mentre Argentina e Francia si avviano alla finalissima di domenica, in Qatar sta circolando una forma influenzale che gli esperti chiamano Mers, acronimo di Middle East Respiratory Syndrome (sindrome respiratoria mediorientale).

Qatar, occhio alla febbre del cammello: Mers, cos’è

E che rappresenta un rischio attuale (per chi ne è colpito in loco, per esempio i calciatori Rabiot e Upamecano della Francia) e potenziale perché con il ritorno dei tanti tifosi a casa i contagi potrebbe estendersi a latitudini più alte.

Si tratta di un vecchio conoscente, noto in Italia già da dieci anni. Più facile chiamarla febbre o influenza del cammello perché proprio da questo quadrupede passa all’uomo.

Mers-CoV è un parente stretto della famiglia dei coronavirus. I sintomi sono simili ma gli effetti sui “fragili” appaiono più pesanti e pericolosi. 

Il contagio avviene se si viene a contatto con i cammelli o con una persona infetta. Anche il latte dei cammelli, se non pastorizzato, è fonte di contagio. La maggior parte dei contagi storicamente è concentrata in Arabia Saudita, specie in occasione degli assembramenti inevitabili dei fedeli musulmani che da tutto il mondo si recano a La Mecca.