Recupera la vista grazie ad una cornea artificiale: il trapianto a Bologna, è la prima volta in Italia

Non un trapianto di cornea da donatore ma l'utilizzo di una sorta di piccola lente a contatto fatta aderire alla parete interna della cornea. Una tecnica inventata in Israele-

di redazione Blitz
Pubblicato il 14 Dicembre 2022 - 17:30 OLTRE 6 MESI FA
cornea occhio foto ansa

Recupera la vista grazie ad una cornea artificiale: il trapianto a Bologna, è la prima volta in Italia (foto Ansa)

Giancarla, 76 anni e affetta da scompenso endoteliale era considerata una paziente “visus moto manu”, ossia in una condizione paragonabile alla cecità totale. La sua capacità visiva le permetteva di distinguere solo ombre e luce, ma non le forme. Dopo cinque anni di ‘buio’ (la donna era già sottoposta a due trapianti di cornea con cellule da donatore, entrambi falliti), Giancarla è riuscita a recuperare sei decimi in un occhio. Ha ottenuto parzialmente la vista grazie a un intervento di mezz’ora. Si tratta di qualcosa mai eseguito prima in Italia e solo cento volte nel mondo. Ad operarla è stato Luigi Fontana, direttore dell’Oftalmologia dell’Irccs Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Lo stesso ospedale, ad agosto aveva eseguito sulla donna un trapianto con protesi endoteliale in materiale polimerico. Qualcosa di simile alla plastica.

Recupera la vista grazie alla cornea artificiale: il trapianto al Policlinico Sant’Orsola di Bologna

Non un trapianto di cornea da donatore, quindi, ma l’utilizzo di una sorta di piccola lente a contatto fatta aderire alla parete interna della cornea. Una tecnica inventata in Israele dal professor Ofer Dafna il cui padre ha studiato e si è laureato in Medicina proprio all’Università di Bologna. “L’endotelio corneale è una membrana che svolge un compito fondamentale per il mantenimento della trasparenza della cornea e quindi per vedere correttamente – spiega Fontana – per questo nei pazienti affetti da deficit del suo funzionamento, il trapianto da donatore fino a oggi era l’unico intervento in grado di ristabilire la funzione visiva. Con un intervento che sfrutta una protesi in materiale polimerico il valore aggiunto sta nella minore percentuale di rigetto e nella poca invasività”.

Il trapianto di cornea resta ancora l’intervento più diffuso

Il trapianto di cornea è ancora l’intervento più diffuso. Solo in Italia ne vengono eseguiti oltre cinquemila all’anno. Le tecniche si sono evolute nel tempo: dall’impianto di una cornea intera da donatore alla più recente tecnica lamellare con la sostituzione solo degli strati malati di cornea. Tuttavia, ci sono condizioni in cui il trapianto da donatore è impossibile o ha breve durata. Le cause sono il rigetto o la presenza di altre patologie oculari. “Siamo di fronte a un risultato di straordinaria importanza – commenta Raffaele Donini, assessore regionale alle Politiche per la salute – non solo per la sanità dell’Emilia-Romagna, ma per l’intera comunità scientifica” italiana e internazionale. Che, sempre lo scorso agosto, aveva celebrato l’impianto di una nuova cornea artificiale realizzata in collagene ricavato da pelle di maiale. e sviluppata dagli svedesi della Linkoping University. La tecnica aveva consentito a 20 pazienti con cheratocono, una malattia degenerativa della cornea, di ottenere un importante miglioramento della funzionalità visiva. Quattordici di loro, legalmente ciechi prima di sottoporsi all’intervento chirurgico, hanno recuperato la vista, ritrovandosi in tre casi con una visione perfetta di 10/10.