Robert Edwards è morto: fu il padre della fecondazione artificiale

LONDRA – Robert Edwards è morto. Lo scienziato britannico “padre” della procreazione in vitro è deceduto nel sonno dopo una lunga malattia. Aveva 87 anni. L’annuncio è stato dato dall’Università di Cambridge, di cui Edwards era professore emerito.

Lo scienziato ha ricevuto nel 2010 il Nobel per la Medicina a conclusione di una lunga carriera dedicata alle ricerche sulla fecondazione artificiale.

Fin dagli anni ’50 ha considerato questa tecnica come una strada possibile per combattere la sterilità. Dopo i primi successi che hanno portato alla fecondazione degli ovociti umani in provetta, il 25 luglio 1978 la nascita di Louise Brown ha segnato il coronamento della carriera di Edwards. E’ stata lei la prima “figlia” di Edwards, alla quale sono seguiti milioni di altri bambini.

Nato a Manchester il 27 settembre 1925, ha gettato le basi della fecondazione artificiale negli anni ’60 e ’70 insieme al ginecologo Patrick Steptoe, morto nel 1988.

Dopo aver combattuto nella seconda guerra mondiale, Edwards ha studiato biologia prima negli Stati Uniti e poi in Scozia, dedicandosi agli studi di embriologia. Nel 1958 è diventato ricercatore dell’istituto Nazionale per la Ricerca Medica e Londra, dove ha cominciato le ricerche su processo di fecondazione.

Dal 1963 ha proseguito il suo lavoro a Cambridge, prima nell’università e poi nella clinica Bourn Hall. Qui, con Streptoe ha fondato il primo centro al mondo per la fecondazione assistita, che ha diretto per molti anni.

Gestione cookie