ROMA – Questa stagione influenzale 2014-2015 potrebbe provocare un maggior numero di casi con condizioni più gravi: è la previsione del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) sulla base dei dati delle prime 10 settimane dell’influenza in Europa, dove hanno circolato prevalentemente virus del ceppo A(H3N2), che nelle precedenti stagioni ha provocato patologie più gravi rispetto ai virus influenzali A(H1N1)pdm09 e di tipo B. In Italia l’influenza ha gia’ colpito un milione di persone.
Vista ”la comparsa di gruppi di infuenza A (H3N2) antigeneticamente distinti e ai cambiamenti nella prevalenza dei virus influenzali di tipo B – spiega l’Ecdc – la composizione dei vaccini antinfluenzali raccomandata dall’Oms per la stagione 2015 nell’emisfero meridionale è diversa da quella prevista per la stagione 2014-2015 nell’emisfero settentrionale”. Tuttavia, la stagione influenzale 2014-2015 non è ancora iniziata in Europa: anche se il numero dei casi è in aumento, rimane comunque basso.
Per quanto riguarda l’Italia, si è arrivati a un milione di casi. I dati dell’ultimo bollettino Influnet dell’Istituto superiore di sanità (Iss), relativi alla settimana tra il 29 dicembre e 4 gennaio, rilevano un aumento dei casi, dopo l’inizio del periodo epidemico nell’ultima settimana di dicembre con il superamento del valore soglia di 2,36 casi per mille assistiti.
Complessivamente in quest’ultima settimana l’incidenza è stata di 3,93 casi per mille assistiti, con 239mila casi stimati, per un totale dall’inizio della sorveglianza di oltre un milione. La fascia di età maggiormente colpita è stata quella dei bambini al di sotto dei cinque anni in cui si è osservato un brusco aumento del numero di casi (passati da 7,41 a 10,34 ogni mille assistiti), e le regioni pi� colpite sono state Marche e Veneto. Il livello di incidenza, spiega l’Iss, è simile a quello delle precedenti stagioni influenzali, in particolare quello del 2012-2013.
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