Salute, ospedali senza frontiere: sarà possibile curarsi (rimborsati) in tutta Ue

Salute, ospedali senza frontiere: sarà possibile curarsi (rimborsati) in tutta Ue
Salute, ospedali senza frontiere: sarà possibile curarsi (rimborsati) in tutta Ue

ROMA – Frontiere aperte, nella Ue,  per le cure sanitarie.  Presto, infatti, sarà possibile curarsi anche in un altro Stato membro dell’Unione europea, ottenendo il rimborso del costo sostenuto. Ad aprire la strada alla cosiddetta ‘Schengen sanitaria’, ovvero la Sanità transfrontaliera, è il decreto di recepimento delle direttive Ue in materia, approvato martedì 3 dicembre dal Consiglio dei ministri, che ha contemporaneamente dato il via libera anche al recepimento di un’altra direttiva Ue che porterà un giro di vite alla vendita illegale di farmaci online.

Due le direttive che regolano la Schengen sanitaria: la 2011/24, concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera, e la 2012/25 che prevede misure destinate ad agevolare il riconoscimento delle ricette mediche emesse in un altro Stato membro.

Con ”l’intervento proposto – si sottolinea nel comunicato del governo al termine del Cdm – si conferisce al tema della mobilità sanitaria internazionale un impulso senza precedenti, attraverso l’eliminazione degli ostacoli che impediscono ai pazienti di curarsi in altri Paesi Ue”.

In particolare, nel decreto, come spiega Laura Bianconi (Ncd), sono indicate anche quali sono le prestazioni per cui l’assistenza transfrontaliera non è valida: la normativa non si applica ai servizi di assistenza di lunga durata, ai trapianti d’organo e ai programmi pubblici di vaccinazione. Viene inoltre precisato che saranno considerate solo le strutture pubbliche o che operano per il pubblico. Quanto ai costi, la direttiva prevede che siano i pazienti a dover anticipare il costo delle cure e solo successivamente potranno chiedere il rimborso al proprio ministero della Salute. Il rimborso, inoltre, avverrà alle condizioni e nei limiti stabiliti dalla legislazione dello Stato di appartenenza dell’assistito.

Per essere aiutati in una scelta ”informata”, annuncia il ministero della Salute, sarà inoltre attivato il ‘Punto di contatto nazionale’ sull’assistenza transfrontaliera, con ‘contact point’ che all’interno di tutte le ASL italiane dovranno fornire le informazioni ed il supporto necessario a chi decide di farsi curare fuori dai confini nazionali. Il perfezionamento del decreto di recepimento delle direttive Ue avverrà, comunque, solo dopo il parere della Conferenza Stato-Regioni e delle Commissioni Parlamentari.

Soddisfazione arriva da Valerio Fabio Alberti, presidente Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere (Fiaso), il quale sottolinea però come sia necessario ”riammodernare gli ospedali per vincere la sfida della Schengen sanitaria”.

Ma dal Cdm è arrivatoil via libera anche al recepimento di un’altra attesa direttiva Ue, quella sulla regolamentazione della vendita dei farmaci online, che il più delle volte risultano contraffatti.

Una delle ”novità più importanti – ha spiegato il ministro Beatrice Lorenzin – è che il ministero della Salute ha ora il potere di oscurare i siti che commercializzano illegalmente farmaci con obbligo di prescrizione o in violazione di legge grazie alle segnalazioni che arriveranno dai Nas e dagli altri organi di polizia e anche dall’Agenzia italiana del farmaco”.

La vigilanza sui farmaci, sottolinea, ”è un passo avanti per il cittadino”. In questo modo, l’Italia ”si dota dei mezzi per contrastare più efficacemente le farmacie online illegali”, è il commento del presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), senatore Andrea Mandelli..

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