San Donato Milanese, neonato operato al cuore: Andrei aveva 250 battiti al minuto, medici gli salvano vita

San Donato Milanese. L’Irccs Policlinico San Donato ha salvato la vita ad Andrei, un bambino di 80 giorni. Il neonato era nato con la sindrome di Wolff Parkinson White, una malattia congenita che ha costretto il piccolo a passare i primi mesi della sua vita in terapia intensiva.

Il piccolo è originario della Macedonia. Nel suo Paese d’origine era inoperabile. A San Donato però, una squadra di medici è riuscito a ribaltare i pronostici. Ora il piccolo avrà un futuro.

San Donato Milanese, Andrei operato a 80 giorni di vita

 Andrei aveva un battito cardiaco troppo elevato che superava i 250 battiti al minuto. A causare il battito così elevato erano tre “fili elettrici” che percorrevano il suo cuore rischiando in qualunque momento di mandarlo in tilt.

A salvare la vita al piccolo di appena 4 chilogrammi, è stato il responsabile dell’Unità operativa di Aritmologia clinica e del Laboratorio di Elettrofisiologia del San Donato Carlo Pappone. Con lui Gabriele Vicedomini, Giuseppe Ciconte e Tommaso Aloisio. Il team medico ha utilizzato delle sonde che hanno prodotto onde elettromagnetiche in grado di distruggere il tessuto patologico nel cuoricino del piccolo.

L’ intervenuto è riuscito. Dopo qualche giorno di terapia intensiva, Andrei tornerà in Macedonia insieme ai suoi genitori Sara e Mirko.

Pappone ha spiegato che “l’operazione dà un contributo indiscutibile alla scienza. Straordinario “il risultato ottenuto perché al di là della buona riuscita dell’operazione e del suo indiscutibile contributo scientifico, ciò che conta davvero per noi è l‘aver salvato la vita del piccolo Andrei e aver ridato fiducia e speranza ai suoi genitori, di cui ammiro profondamente la tenacia e la volontà di non arrendersi”.

A contattare l’ospedale è stato il padre del piccolo

Pappone era stato contattato dal padre di Andrei dopo i rifiuti incassati da altre strutture. Dopo l’operazione, il medico ha ammesso che “eseguire questa ablazione sembrava una impresa fuori dalle possibilità attuali della pratica clinica. Io sapevo che era possibile, avendo già eseguito nella mia vita professionale migliaia di questi interventi, ma questa volta ero di fronte al più piccolo di sempre”. Un fondo governativo macedone ha finanziato il viaggio in Italia del piccolo Andrei.

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