Scoperto un “freno a mano” nella sclerosi multipla

SYDNEY – Ricercatori australiani hanno scoperto che bloccando una particolare proteina si puo' frenare il progredire della sclerosi multipla (SM), una malattia autoimmune che attacca parti del sistema nervoso centrale, come il cervello e il midollo spinale. Studiosi dell'Universita' Murdoch e dell'Istituto di Tecnologia di Melbourne hanno osservato che l'interazione di due proteine causa il danno alle fibre nervose, e quando l'interazione viene bloccata, la malattia si arresta.

La scoperta, basata su esperimenti su topi e descritta sulla rivista internazionale Brain, offre speranze ai pazienti di SM, una delle malattie neurologiche piu' comuni nel mondo, che danneggia il rivestimento protettivo attorno alle fibre nervose.

Le proteine modificate individuate nelle lesioni SM interagiscono con un'altra proteina causando le lesioni ai nervi, spiega il responsabile della ricerca, l'immunologo Steven Petratos. Quando viene bloccata la proteina modificata, o la comunicazione fra le due proteine, la malattia smette di avanzare.

La scoperta e' significativa, aggiunge Petratos, perche' non esistono finora trattamenti contro la SM. ''Lo abbiamo definito un 'freno a mano''', aggiunge. ''Una volta che il progredire della malattia si arresta, il sistema immunitario dell'organismo puo' cominciare a riparare il danno''.

Il metodo usato per bloccare le proteine e' stato gia' approvato degli enti di controllo sui farmaci in Usa e in Australia per trattare altre malattie neurodegenerative come l'Alzheimer, il che facilitera' ora le sperimentazioni umane.

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