ROMA – Comincia la battaglia di Sinisa Mihajlovic contro la leucemia. L’allenatore del Bologna ha iniziato ieri, 18 luglio, il ciclo di terapie. Il club emiliano ha fornito alcuni aggiornamenti spiegando anche di quale forma di leucemia si tratta.
“Tre giorni dopo il ricovero di Sinisa Mihajlovic – si legge nel bollettino medico pubblicato dal Bologna sul proprio sito ufficiale – presso il reparto di ematologia dell’Istituto Seragnoli del Policlinico Sant’Orsola, si è concluso il percorso di tipizzazione della malattia: si tratta di una leucemia acuta prevalentemente mieloide. Mihajlovic ha iniziato oggi il trattamento chemioterapico. Nonostante gli esami e le terapie, il tecnico è in contatto quotidiano diretto con i suoi collaboratori a Castelrotto”.
Mihajlovic aveva deciso di farsi ricoverare nell’ospedale bolognese già lunedì, un giorno prima rispetto ai programmi iniziali. Questa decisione era stata presa in accordo con lo staff medico del club e con quello del reparto di ematologia dell’Istituto Seragnoli del Policlinico Sant’Orsola.
Cos’è la leucemia mieloide acuta
La leucemia mieloide acuta (LMA) – spiega l’AIRC, Fondazione per la Ricerca sul Cancro – è una malattia che si sviluppa nel midollo osseo e progredisce velocemente. Proprio per la velocità di progressione è detta acuta.
Il midollo osseo è un tessuto spugnoso contenuto all’interno delle ossa lunghe e di alcune ossa piatte, dove hanno origine le cellule immature, dette anche cellule staminali o blasti, da cui si sviluppano le cellule che costituiscono la parte corpuscolata del sangue (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine). Se nel percorso che porta le cellule staminali a diventare “adulte” subentrano errori e mutazioni, e i precursori dei granulociti vanno incontro a una trasformazione in senso tumorale, si origina la LMA.
I sintomi della leucemia mieloide acuta
I sintomi della LMA – continua l’AIRC – si manifestano precocemente e di solito la diagnosi viene effettuata poco dopo la loro comparsa. Tali sintomi sono spesso non specifici (es. stanchezza, perdita di appetito, sudorazione notturna e febbre). In seguito possono manifestarsi spossatezza e pallore legati all’anemia, un aumento del rischio di infezioni dovute alla riduzione dei globuli bianchi normali e sanguinamenti frequenti (anche a livello gengivale o nasale) legati alla carenza di piastrine.
Tra i sintomi sistemici sono frequenti dolori muscolari e osteo-articolari diffusi, senso di malessere generale e perdita di peso. Inoltre, se la malattia si è diffusa in altri organi, si notano ingrossamento di milza, fegato e linfonodi e, se è stato raggiunto anche il sistema nervoso, possono verificarsi mal di testa e altri segni neurologici.
(fonte BOLOGNA – AIRC)