In Giappone è stato segnalato il primo caso post Covid, della “sindrome anale senza riposo”. A distanza di diverse settimane dalle dimissioni dall’ospedale, riporta Giampaolo Scacchi, un paziente 77enne ha infatti iniziato ad accusare “irrequietezza anale” che scatenava il bisogno di muoversi continuamente. Un po’ quello che accade con la sindrome delle gambe senza riposo. In Giappone, sulla rivista BMC Infectious Diseases, i medici hanno scritto che paziente anziano, il cui nome non è noto, era stato curato al Tokyo Medical University Hospital per una forma “lieve”.
Covid e “sindrome anale senza riposo”
Nel periodo del ricovero ha sofferto di insonnia e ansia presenti anche dopo la guarigione. “Diverse settimane dopo le dimissioni, ha gradualmente iniziato a provare un fastidioso disturbo anale” circa 10 cm sopra il perineo, il muscolo situato tra i genitali e l’ano. Il dolore peggiorava con il riposo e la sera: dava all’uomo un costante bisogno di muoversi, da qui il termine “irrequieto”.
Andare in bagno non alleviava i sintomi e, secondo quanto riferito dai medici, si attenuava solo quanto il paziente camminava, correva o giocava a videogiochi basati sul movimento”. Dopo aver escluso la presenza di altre patologie, i medici hanno diagnosticato la sindrome anale senza riposo, una variante della sindrome delle gambe senza riposo.
Anche la sindrome delle gambe senza riposo
Quest’ultima provoca un bisogno irrefrenabile di muoversi con una sorta di formicolio alle gambe. Nelle settimane successive al contagio, molte persone hanno sviluppato la sindrome delle gambe senza riposo. E’ riconosciuto come uno dei centinaia di sintomi del long Covid. Il paziente di 77 anni è stato curato con clonazepam, lo stesso farmaco prescritto a chi è affetto da sindrome delle gambe senza riposo. Dopo 10 mesi di trattamento, le sue condizioni sono migliorate.