Smart Axistance e-Well: la piattaforma di telemedicina per dipendenti e manager frutto della collaborazione di Enel X e Policlinico Gemelli

Una piattaforma di telemedicina che accompagna il dipendente lungo tutto l’anno, ben oltre il classico check-up, con visite a distanza ed un monitoraggio costante attraverso la raccolta di dati relativi alla sua alimentazione, al sonno, all’attività fisica e al fumo per permettere di costruire un percorso che possa portare ad un miglioramento della salute e del benessere del dipendente. Si chiama Smart Axistance e-Well ed è la piattaforma messa a punto da Enel X e Policlinico Gemelli di Roma. 

Smart Axistance e-Well, la piattaforma di telemedicina di Enel X e Policlinico Gemelli 

Smart Axistance e-Well integra il check up classico con un percorso di wellness personalizzato disponibile per i dipendenti delle aziende attraverso una piattaforma di telemedicina con App e smart watch. “Con la pandemia di Covid-19 abbiamo toccato con mano quanto sia importante un approccio mutidisciplinare per affrontare e gestire la salute delle persone”, ha sottolineato Federico Ferrazza, direttore di Wired, durante la presentazione di e-Well venerdì 3 dicembre a Milano. 

“Negli ultimi due anni il contesto in cui viviamo e lavoriamo è cambiato profondamente”, ha ricordato Francesco Venturini, responsabile di Enel X. “Questo cambiamento vale anche per il modo di lavorare: si ha oggi una nuova normalità fatta di home working o comunque di un lavoro sempre più flessibile. Non solo: negli ultimi due anni le imprese hanno avuto sempre più a che fare con la big resignation dovuta al modo nuovo in cui le persone prendono la vita. L’attaccamento all’azienda che era nel dna italiano è sempre meno diffuso. Questo ci deve portare, come aziende, a soddisfare le nuove esigenze dei nostri dipendenti e a trattenere quelli che valgono. Per questo è importante avere nuovi strumenti flessibili”.

Un nuovo welfare aziendale

Insieme al mondo del lavoro è cambiato anche il welfare aziendale:E-Well è una piattaforma che intercetta questo cambiamento rivoluzionando il check-up classico. Oggi si chiede di più della semplice giornata in ambulatorio per le visite diagnostiche e cliniche. Noi abbiamo aggiunto un percorso di wellness a governance clinica, attraverso visite in telemedicina e questionari per lo screening dei dipendenti-pazienti. In questo modo si accompagnano gli utenti verso il raggiungimento di obiettivi ad esempio per quanto riguarda la nutrizione, con una dieta personalizzata, ma anche per abitudini come il fumo, fino a smettere di fumare”, ha aggiunto Marco Gazzino, responsabile Innovability di Enel X, che riguardo ai possibili rischi per la privacy ha chiarito: “E-Well è una piattaforma certificata CE, completamente aderente a quelli che sono i requisiti Gdpr. Abbiamo fatto in modo che tutte le informazioni di tipo medico non siano mai residenti sui client, sul dispositivo o in centrale medica, ma in un server sicuro. Da qui vengono richiamati nel momento in cui servono. La non residenza delle informazioni in più parte dei sistemi informatici permette di avere un ulteriore livello di sicurezza”.  

E-Well: verso una medicina sempre più digitalizzata

Dall’unione del know how tecnologico di Enel X e delle competenze mediche del Policlinico Gemelli è nata Smart Axistance e-Well. “La sintonia tra due mondi espressioni di competenze molto diverse l’abbiamo sperimentata in fase pandemica”, ha sottolineato Marco Elefanti, direttore generale della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS. “Enel X ha sviluppato nell’ambito di questa piattaforma una soluzione che ci consentiva di seguire i pazienti in isolamento in albergo o a casa, interagendo con loro a distanza. La pandemia ha permesso di implementare il tema del digitale in medicina. Oggi abbiamo la possibilità di seguire i nostri pazienti anche fuori dal Policlinico, garantendo risposte a distanza”. 

L’utilità della telemedicina durante la pandemia è stata ribadita dal professor Luca Richeldi, primario di Pneumologia del Policlinico Gemelli: “Ricordo quanto diceva il filosofo Paul Ricoeur: ‘Viviamo in un’epoca caratterizzata dalla ipertrofia dei mezzi e dell’atrofia dei fini’. Con il Covid il fine è diventato chiarissimo: avevamo pazienti contagiosi che andavano isolati e uno strumento, il saturimetro. In quel momento interagire con i tecnici della piattaforma di Enel X è stato facile, immediato. Abbiamo digitalizzato un ospedale di fianco al Gemelli per tenere monitorati i pazienti isolati in albergo attraverso il saturimetro, le videochiamate e il caricamento dei dati. E se un paziente è monitorato si sente controllato”.

Pandemia di Covid e digitalizzazione (anche in medicina)

Se c’è un lato positivo della pandemia di Covid-19 è proprio questo: ha permesso di realizzare una trasformazione verso il digitale che, in circostanze normali, avrebbe richiesto anni, se non decenni. “Abbiamo imparato che bisogna mettere al centro le persone con le loro esigenze, peculiarità, competenze ed attitudini”, ha evidenziato Giordano Fatali, presidente di HRC Group e fondatore di CEO ForLife. “L’home working ci ha fatto capire che avevamo a che fare con delle persone, persone che magari si collegavano avendo in casa genitori anziani, figli piccoli, cani, gatti. E’ necessario puntare su una sempre maggiore digitalizzazione dei processi e valorizzare l’utilizzo dell’innovazione applicata alla salute. Dobbiamo anche operare una radicale trasformazione dell’approccio manageriale, vanno ripensati i ruoli. Con un occhio alla sostenibilità duratura. Ricordandoci che è il digitale che deve essere per l’uomo, non l’uomo per il digitale”.  

 

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