MONZA – “È palese che il metodo Stamina funzioni“: lo dice Francesca Azzeni, madre di Ludovica, una bambina di 8 anni affetta da Tay-Sachs, una disfunzione metabolica rarissima. “Mia figlia”, spiega la donna, “adesso si muove, reagisce, quando avrebbe dovuto morire“.
La pensa così anche Antonio Genova, padre di Gioele, un bimbo di 2 anni malato di Sma1, che nelle scorse settimane ha ricevuto dal tribunale di Marsala il via libera a proseguire le infusioni preparate secondo il controverso metodo: “Mio figlio ha preso peso, gli esami del sangue sono migliorati e non ha crisi respiratorie con Stamina”.
Francesca e Antonio il 5 maggio saranno a Brescia, pronti a “buttare giù la porta dell’ospedale” pur di far riprendere le cure ai loro figli. Ma la storia dei due genitori è già materiale da campagna elettorale.
Le dichiarazioni di Francesca e Antonio sono state rilanciate alla conferenza stampa di presentazione della lista per le europee «Io Cambio» in cui è candidato anche Davide Vannoni, inventore del metodo Stamina, indagato dalla procura di Torino insieme ad altri 19 per associazione per delinquere aggravata e finalizzata alla truffa, esercizio abusivo della professione medica e violazione delle norme della privacy.