ROMA – No a malati che, con il sistema Stamina, vengono “sfruttati come cavie” creando “false speranze di una rapida guarigione”. L’accusa è contenuta in un editoriale pubblicato sul sito della rivista Nature, che si scaglia sia contro il secondo meeting internazionale sulle staminali adulte che si è tenuto in Vaticano lo scorso 11 aprile sia contro le decisioni prese dal Senato sul metodo Stamina.
Nell’articolo, intitolato ‘Smoke and mirrors’ (fumo e specchi), si attacca il convegno presso la Santa Sede, giudicato un “palcoscenico senza vergogna dove bimbi malati sono stati mostrati in televisione insieme a aziende impegnate nelle staminali e scienziati disperati, per veicolare il messaggio che le applicazioni cliniche delle terapie a base di staminali vanno accelerate”.
Lo stesso giudizio negativo è riservato a “ciò che succedeva a un chilometro dal convegno”, e cioè all’approvazione da parte del Senato del decreto Balduzzi sul metodo Stamina. In particolare è finito nel mirino un emendamento che equipara le cure con le staminali ai trapianti, che metterebbe il nostro Paese ”fuori dalle regole dell’Unione Europea e dell’Fda”.
”Poche settimane dopo la fumata bianca che in Vaticano ha annunciato l’elezione del nuovo Papa – si legge nell’editoriale, che non è firmato – una cappa ancora più cupa incombe sulla Città eterna. Una nebbia di confusione e di informazioni fuorvianti in materia di terapie a base di cellule staminali”.
La rivista sottolinea come la ricerca sia ancora lontana dall’aver trovato le cure: ”Le staminali aiuteranno a trovare le terapie per molte malattie incurabili – conclude l’articolo – ma ancora siamo ben lontani da questo punto, qualunque cosa dicano i segnali di fumo”.
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