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Sushi sotto accusa: infezioni alimentari in aumento

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Sushi sotto accusa: infezioni alimentari in aumento

PORDENONE – Boom di infezioni alimentari. E il medico mette sotto accusa il sushi. I casi di salmonella, listeria, campylobacter, eschericia coli, epatite A e dissenteria bacillare sono in aumento, con conseguenti ricoveri in ospedale ed evoluzioni anche molto gravi, soprattutto in anziani e bambini.

L’allarme arriva dal Friuli Venezia Giulia, ma sicuramente non è limitato a quella regione. A lanciarlo è Massimo Crapis, infettivologo al Santa Maria degli Angeli di Pordenone, che spesso si trova a dover curare proprio questi pazienti. Il medico dell’ospedale friulano ha spiegato ad Alberto Comisso del Gazzettino quali sono i cibi che possono comportare maggiori rischi. E tra questi, dice, c’è sicuramente il sushi, un cibo sempre più di moda.

“La materia – spiega il medico – è piuttosto complessa. Quello che è emerge è come, negli ultimi anni, anche in Friuli si sia registrato un aumento dei casi legati a tossinfezioni. (…). Nei casi meno gravi compaiono diarrea e febbricola, che dovrebbero però scomparire nell’arco di 24-48 ore. In quelli più gravi, invece, si può arrivare anche alla setticemia e alla meningite. Sino alla morte. Generalmente stiamo parlando però di persone immunodepresse e con problemi gastrointestinali cronici”.

Sotto accusa ci sono soprattutto i cibi crudi o poco cotti, dalla carne tartara al carpaccio, dal sushi alla verdura non lavata. La pericolosità dell’infezione, spiega sempre l’infettivologo, è legata al tipo di battere e allo stato di salute della persona che viene infettata.

Gli alimenti più pericolosi, comunque, sono carne e pesce. Nel sushi, in particolare, ci possono essere molti rischi nascosti:

“Batteri, vibrioni e parassiti, se presenti nel prodotto, possono causare problemi anche seri per la salute. Il sashimi (pesce fresco tagliato in fettine sottilissime) non fa eccezione”.

Ma qualsiasi prodotto di origine animale consumato crudo, come ad esempio le uova nel tiramisù, il latte crudo non pastorizzato, il carpaccio di carne o le alici marinate, possono essere veicolo di infezioni. “Con questo, conclude Crapis, non dico che non bisogna consumare certi prodotti ma è bene prestare sempre molta attenzione, specialmente allo stato di conservazione del cibo e alle condizioni igieniche”-

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