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Tagli ai farmaci gratuiti per i pazienti dimessi in Liguria. La novità dal 1° marzo

di Maria Elena Perrero |23 Febbraio 2018 23:36

(Foto di repertorio)

(Foto di repertorio)

ROMA – Tagli sui farmaci gratuiti per i pazienti dimessi dagli ospedali in Liguria. La novità fa parte del piano per ridurre gli sprechi. Ma fa discutere. Adesso solitamente i pazienti dimessi tornano a casa con un pacchetto di farmaci gratuiti per il primo ciclo di cure. Ma dal primo marzo non sarà più così.

Secondo il commissario straordinario di Alisa (l’azienda regionale che coordina le Asl e gli ospedali liguri), Walter Locatelli, interpellato dal Secolo XIX, in questo modo “si ridurranno gli sprechi, le procedure saranno uniformi in tutti gli ospedali liguri e non ci saranno disagi per i pazienti che quando escono dall’ospedale, mi auguro si facciano visitare dal loro medico di famiglia”.

Ma le polemiche non mancano. Da anni, e così fino al 28 febbraio prossimo, al paziente dimesso vengono consegnate una o due confezioni di farmaci in grado da garantire 60 giorni di terapia, o di due settimane in caso di antibiotici monodose. Finite queste confezioni il paziente deve andare dal medico di famiglia e farsi prescrivere le medicine per il secondo ciclo di terapia, che deve comprare in farmacia pagando il ticket se non è esente.

Ma dal primo marzo si cambia, spiega il quotidiano ligure:

Così ha deciso Alisa, l’azienda regionale che coordina le Asl e gli ospedali liguri da Sanzana a Bordighera. “Il fabbisogno necessario a soddisfare il primo ciclo di terapia è costituito da una confezione pari a non più di trenta giorni di terapia e in caso di farmaci monodose al numero di pezzi necessario a garantire non più di 7 giorni di terapia”, scrive il direttore sanitario della Asl 3 genovese Paolo Cavagnaro in una lettera inviata alle direzioni di tutti gli ospedali genovesi, Gaslini, compreso.

 

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