Il test di Medicina, Ansa Il test di Medicina, Ansa

Test Medicina 2019, la graduatoria online su Universitaly

Il test di Medicina, Ansa
Il test di Medicina (foto Ansa)

ROMA – E’ stata pubblicata online la graduatoria su base nazionale dei test di Medicina. Test che si sono svolti lo scorso 3 settembre.

Gli oltre 60mila aspiranti camici bianchi che hanno ottenuto un punteggio minimo pari a 20 punti potranno verificare il proprio status e scoprire se risultano “assegnati”, “prenotati”, “in attesa” o “fine posti”.

La graduatoria è stata pubblicata nell’area riservata agli studenti del portale Universitaly. Qui il link.

La denuncia di Consulcesi: “Un vero record di irregolarità”

“Il test di ingresso alla Facoltà di Medicina di quest’anno sarà ricordato come uno dei più irregolari di sempre: in oltre 20 anni di attività non avevamo mai registrato un numero così alto di segnalazioni”. A denunciarlo è Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, network legale leader nella tutela dei medici e di chi aspira a diventarlo a poche ore dalla pubblicazione dei punteggi (ancora in forma anonima) che i candidati possono consultare sul portale Universitaly. “Si prospetta una valanga di ricorsi – afferma – che genereranno una nuova ondata di accessi in sovrannumero alle Facoltà di Medicina in tutta Italia”. “Dal giorno dei test ad oggi, in appena 14 giorni, migliaia di aspiranti medici hanno contattato Consulcesi sul portale www.numerochiuso.info, e sui canali social per denunciare casi che potrebbero sfociare in una pioggia di ricorsi”, riferisce Tortorella. “Addirittura c’è stato qualche ‘veggente’ che ha intuito almeno tre delle domande che sarebbero poi effettivamente uscite la mattina successiva”. Il presidente di Consulcesi fa riferimento al fatto che tra le 3 e le 5 della notte del 3 settembre, prima che cominciassero i test, sono stati registrati picchi di ricerca su Google su cellule epiteliali, Khomeini e crisi dei missili a Cuba, ovvero tre degli argomenti effettivamente risultati materia dei test. “È evidente che qualcuno era già a conoscenza delle domande della prova”, aggiunge Tortorella, “inoltre nei giorni precedenti al test era uscita anche la notizia che in Sicilia si era verificato un boom di acquisti di auricolari-spia, collane con scatoletta per inserire una sim, un auricolare e un microfono, che potevano essere usati per avere un aiutino da casa”. Ma il pasticcio non finisce qui: “Alla Sapienza di Roma diversi candidati si sono presentati con documenti falsificati mentre all’Aquila si copiava allegramente – conclude – insomma, è chiaro che anche quest’anno la partita si deciderà nei tribunali”.

Fonte: Ansa.

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