Torna dai Caraibi, si ritrova un verme sotto pelle: il parassita noto come larva migrans cutanea Torna dai Caraibi, si ritrova un verme sotto pelle: il parassita noto come larva migrans cutanea

Torna dai Caraibi, si ritrova un verme sotto pelle: il parassita noto come larva migrans cutanea

Torna dai Caraibi, si ritrova un verme sotto pelle: il parassita noto come larva migrans cutanea
Torna dai Caraibi, si ritrova un verme sotto pelle: il parassita noto come larva migrans cutanea

ROMA – Torna dai Caraibi, si ritrova un verme sotto pelle: il parassita noto come larva migrans cutanea. Quando è tornata a casa sua in Pennsylvania reduce da una rilassante vacanza ai Caraibi, non sapeva che il suo corpo ospitava un organismo estraneo, un parassita che raramente “invade” gli umani. Una donna americana di 45 anni, dopo qualche giorno di prurito, ha constatato che sotto la pelle del ginocchio qualcosa si muoveva, delle strisce mobili si erano insinuate sotto la cute.

Il responso dei medici del pronto soccorso è stato rapido: si trattava di una infezione parassitaria causata dalla larva migrans cutanea. Infezione rara al punto da esser citata sull’ultimo numero del Journal of Emergency Medicine. Attraverso l’inoculazione di agenti antiparassitari l’infezione è sparita. Il ginocchio è tornato alla stabilità consueta.

La larva migrans cutanea, detta anche «dermatite serpiginosa» è causata dalla penetrazione transcutanea e conseguente migrazione di larve di un verme che vive come parassita nell’intestino dei cani e dei gatti. Il più comune, come in questo caso, è l’Ancylostoma braziliense: le uova passano dalle feci dell’animale al suolo umido, caldo e sabbioso dove schiudono e nascono poi le larve. L’uomo si infetta con le larve nelle zone a contatto diretto con il terreno contaminato (camminando scalzi sulla sabbia o sdraiandosi sulla sabbia). Dopo il contatto le larve penetrano nella pelle e dopo qualche settimana comincia la migrazione, limitandosi però alla parte superficiale della cute (non sono in grado di penetrare nel derma come nei cani e gatti). (Cristina Marrone, Corriere della Sera)

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