Tutti miopi tra 30 anni, allarme “epidemia”: colpa di pc, tablet e smartphone

Tutti miopi tra 30 anni, allarme "epidemia": colpa di pc, tablet e smartphone
Tutti miopi tra 30 anni, allarme “epidemia”: colpa di pc, tablet e smartphone

ROMA – Passiamo troppo tempo con gli occhi vicino ad uno schermo. Tanto che tra 30 anni saremo tutti miopi. Sì, perché se già i giovani presentano oggi una predisposizione genetica alla miopia, l’esposizione agli schermi “killer” della vista di tablet, tv, smartphone e affini non aiuteranno certo a migliorare la situazione, anzi gli esperti lanciano già l’allarme per una vera e propria epidemia di miopia.

Su Repubblica, all’inserto Salute, si spiega:

“Se n’è parlato a Milano, al congresso “Videocatarattarefrattiva 2013” e, conti alla mano, gli oculisti cominciano a parlare di epidemia di miopia, avanzando la catastrofica previsione dell’avvento di una generazione di miopi fra 30 anni: appena tre decenni fa, la miopia colpiva un europeo su cinque, oggi più di uno su tre». In uno studio fatto a Taiwan su 11mila studenti, circa l’80 per cento è risultato miope”.

Antonio Scialdone, direttore dell’Ospedale Oftalmico Fatebenefratelli di Milano, spiega a Repubblica:

“«troppo a lungo i giovani avvicinano gli occhi a questi schermi, con un continuo sforzo di messa a fuoco, un prolungato accomodamento della vista a vedere da vicino. Alla fine l’occhio non si riesce più a tornare alla messa a fuoco necessaria per vedere da lontano»”.

Anche stare sempre in casa o in ufficio e poco alla luce naturale aumenta il rischio di miopia:

“In media in Italia si passano più di quattro ore al chiuso, davanti agli schermi tv, a quelli piccolissimi dei nuovi strumenti elettronici, al pc, per navigare in Internet, per inviare sms o giocare ai videogames. E la vista dei giovani e soprattutto dei bambini si affatica. Aggrava la situazione, l’usare a lungo gli smartphone per la lettura di pagine scritte con caratteri piccoli”.

Il consiglio di Scialdone è allora quello di lasciare che i bambini giochino all’aria aperta:

“«Si riduce il rischio di miopia perché la dopamina, sostanza prodotta nella retina con la luce naturale, è importante per trasmettere le immagini al cervello e sembra in grado di evitare la crescita eccessiva dell’occhio che porta alla miopia»”.

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