Umberto Veronesi lascia direzione Istituto Europeo oncologia a Roberto Orecchia

Umberto Veronesi lascia direzione Istituto Europeo oncologia a Roberto Orecchia
Umberto Veronesi (Foto Ansa)

MILANO – All’età di 88 anni Umberto Veronesi lascia l’incarico di direttore scientifico dell’Istituto europeo di oncologia, che lui stesso ha fondato a Milano 20 anni fa. Gli succede Roberto Orecchia, già direttore della radioterapia, mentre Veronesi conserva il posto di direttore scientifico emerito. La decisione, è stata presa lunedì 22 settembre nel Consiglio di amministrazione dell’Istituto. “Il mio – spiega Veronesi – è un atto di responsabilità personale e amore per l’istituto”.

A darne notizia è lo stesso oncologo, in una nota diffusa al termine del Cda:

“In occasione della ricorrenza dei vent’anni dell’Istituto, riflettendo sullo sviluppo atteso nel prossimo futuro – scrive Veronesi in una nota – che si prospetta molto intenso, ho pensato che fosse giusto rinnovare i vertici della Direzione Scientifica, come mio atto di responsabilità personale e amore verso lo Ieo. Ho quindi deciso e proposto al Consiglio di Amministrazione di designare Roberto Orecchia come Direttore Scientifico e Pier Giuseppe Pelicci come Direttore della Ricerca, due persone entrate nell’Istituto 20 anni fa. In un futuro prossimo entrerà a far parte della Direzione Scientifica anche una nuova figura dedicata agli studi traslazionali, per dare ulteriore impulso all’integrazione fra ricerca e clinica, che è da sempre un nostro obiettivo prioritario e un nostro punto di forza”.

Veronesi rimarrà nell’istituto,

“come mi ha chiesto il Consiglio di Amministrazione, come Direttore Scientifico Emerito per indirizzare le scelte strategiche della Direzione Scientifica e per aiutarla ad affrontare le nuove sfide che attendono il nostro Istituto, a seguito delle tre grandi rivoluzioni – tecnologica, genetica ed etica – che già hanno cambiato e continueranno a cambiare rapidamente il volto dell’oncologia”.

Con la nuova squadra della Direzione Scientifica

“continuerò quindi ad impegnarmi per la salvaguardia e la promozione dei principi e dei valori che hanno ispirato lo Ieo fin dalla sua costituzione – ha concluso l’oncologo – e ne hanno sempre fatto un unicum: umanità e scientificità, vale a dire amore empatico per i pazienti e fiducia nella ricerca”.

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