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Un cancro al cervello della figlia, la madre la salva da un ependimoma allarmata dai sintomi

Il cancro, sotto specie di ependimoma, una forma di tumore del cervello, aveva aggredito la sua bambinadi appena 12 settimane: ecco come la mamma è riuscita a salvarla. Occhio ai sintomi.

La vicenda di Molly è un avvertimento ai genitori sui segnali poco noti rivelatori che il bambino potrebbe avere una malattia potenzialmente letale. Alcuni segnali sono fondamentali per riconoscere, e prendere in tempo, malattie potenzialmente letali.

Ecco come è andata. Corinne Wardle, 38 anni, ha notato alcuni strani cambiamenti nella figlia di 12 settimane, Molly.  

La bimba presentava delle macchie molli sulla testa, che continuavano a crescere, aveva uno sguardo fisso, inclinava la testa ed una tendenza al vomito.

Le analisi ospedaliere rivelarono che i peggiori timori della mamma erano purtroppo una realtà: Molly aveva un ependimoma al cervello che copriva quasi interamente il lato destro. Corinne ha lanciato una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questa terribile malattia invitando i genitori a monitorare la crescita dei loro bambini prestando attenzione ad ogni loro sintomo o comportamento inusuale e contemporaneamente sostenere la missione di aumentare gli investimenti nella ricerca.

Come ha raccontato Corinne, la bimba nei primi mesi di vita, ogni volta che veniva messa a letto piangeva come se stesse soffrendo, gli occhi deviavano verso l’esterno e la testa aveva misure fuori scala e questo nonostante ogni riguardo e tentativo di eliminare tutto ciò che potesse provocarle notevoli disagi.

Dopo gli accertamenti la piccola è stata operata d’urgenza all’Alder Hey Hospital di Liverpool. Il tumore, preso in tempo, è stato rimosso e Molly ha reagito positivamente tanto che Corinne ha da subito notato differenze comportamentali quotidiane: la piccola ha iniziato a sdraiarsi sulla schiena, per la prima volta nella sua vita, fissare fuori dalla finestra e balbettare.

Solo il tempestivo intervento dei medici ha salvato la vita della bimba perché anche solo uno o due giorni di ritardo sarebbero stati fatali per Molly.

Il trattamento di sperimentazione clinica di Molly è durato un anno e terminerà a breve. Gli accertamenti diagnostici di inizio anno hanno confermano che il tumore non è più cresciuto: secondo il parere dell’oncologo che l’ha in cura questo cancro può essere curato ma non ci sono certezze in quanto l’ependimoma ha sottotipi che hanno esiti molto diversi e si comportano in modo diverso.

 

 

 

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