Vaccinazioni impiombate a 200 mila (invece che 500 mila). Regioni, governo e aziende: chi non funziona?

Vaccinazioni impiombate, bloccate, inchiodate a quota 200 mila al giorno, anche meno negli ultimi due giorni. Dovevano invece decollare, essere già, se non decollate, in accelerazione per il decollo. Decollo fino a quota 500 mila al giorno.

Altrimenti niente anziani tutti vaccinati entro giugno e niente settanta per cento della popolazione vaccinato entro l’estate. Mezzo milioni di vaccinazioni al giorno non è un target, un obiettivo, è un obbligo matematico derivante dal dividere il totale dei vaccinandi dal numeri dei giorni da qui a fine ottobre.

Vaccinazioni: rullaggio fallito

Il rullaggio sulla pista di decollo della vaccinazione al ritmo di mezzo milione al giorno doveva essere già in atto, le cifre delle vaccinazioni reale dicono che rullaggio di marzo è fallito. Rullaggio in pista a marzo (fuor di metafora, almeno 300 mila vaccinazioni al giorno) e decollo ad aprile. Questo era il piano, questa era la promessa. Piano molto a rischio di realizzazione, promessa molto a rischio di risultare vuota.

Vaccinazioni: regioni…diversamente efficienti

Regioni efficienti e in grado di gestire e organizzare e sostenere la vaccinazione di massa? Definiamole con eufemismo diversamente efficienti. Le burocrazie amministrative e politiche non ce la fanno, non possono inventarsi per quel che non sono. Venti Repubbliche sanitarie, venti se non più piattaforme per prenotarsi, venti capitolati diversi tra loro per chi si vaccina prima e chi dopo. E una macchina umana generosa e gentile quella dei vaccinatori a qualsiasi titolo che però non può mutare la natura e l’agire profondo della Pubblica Amministrazione.

Sardegna vaccina niente e così anche la Campania. Lombardia, meglio prendere appuntamento a voce e con carta e penna perché qualcuno ha messo in piedi il meglio della inefficienza informatica. Campania vaccina lenta. Appena accettabile il ritmo delle vaccinazioni nel Lazio, forse l’unica Regione che vaccina con ordine al meglio che può.

Vaccinazioni: governo…diversamente forte

Le Regioni avvolgono la loro conclamata inefficienza nel morbido alibi del governo che non funziona. Dicono le Regioni: governo non ci fa arrivare le dosi di vaccino, le avessimo…Non è vero: quando le hanno avute le dosi le Regioni non ce l’hanno fatta a vaccinare, ed erano numeri relativamente piccoli. Ma è vero che la grande entrata in scena di Protezione Civile, Forze Armate e tutto ciò che non sia Asl ancora non si è vista. Ed è anche vero che, al momento, il governo Draghi che veniva percepito come forte da poter ottenere più vaccini per l’Italia si è mostrato governo…diversamente forte.

Le aziende dei vaccini, colpa loro?

E di chi se no se mancano le dosi? Ma è troppo facile e il troppo facile è quasi sempre sbagliato. Immaginare di vaccinare in un anno centinaia e centinaia di milioni di umani, quindi produrre e distribuire in un anno miliardi e miliardi di dosi di vaccino senza ritardi, intoppi era ed è un’illusione cui tutti hanno voluto attingere al di fuori e al di là di ogni principio di realtà. Dire che l’univo e vero colpevole è l’industria farmaceutica serve solo a fare le vittime. Qualcuno nel mondo vaccina veloce: Usa, Gran Bretagna, Israele…Qualcuno vaccina lento: Germania, Francia, Italia…E non dipende dalle aziende dei vaccini che fanno figli e figliastri, non solo da quello almeno.

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